venerdì 25 gennaio 2013

Salini costruttori uccide le ultime tribù dell'etiopia


Ricostruzione diga direttamente dal sito Salini Costruttori
Salini costruttori è un azienda italiana a cui è stata appaltata direttamente dal governo la realizzazione dell'opera più imponente e allo stesso tempo mostruosa dell'etiopia. Si tratta di un opera abominevole che distruggerà l'ecosistema di un paese incontaminato, una centrale idroelettrica con una diga di 240 metri di altezza. 
Il paese africano dell'etiopia è un complesso di
montagne e scoscesi altopiani divisi dalla famosa Rift Valley. ''La culla dell'uomo'', cosi viene chiamata dalla maggior parte degli antropologi moderni, è stato dimostrato infatti che l'uomo moderno si è evoluto e diversificato proprio della grande Rift Valley e più precisamente in quella che è conosciuta come depressione dell'Afar.                                              
                                  
Fiume Omo in Etiopia
La depressione dell'Afar è ancora oggi abitata da migliaia di tribù indigene, le stesse tribù minacciate dall'opera di Salini Costruttori.
Lo scorso 28 dicembre 150 membri della tribù etiope Suri sono stati uccisi dalla polizia militare dell'etiopia. I superstiti sono stati costretti a spostarsi, sfrattati dalle loro terre per fare spazio all'opera di Salini costruttori che rappresenterà una fonte di affari per  il governo dell'etiopia. Oltre a minacciare la sopravvivenza delle tribù, l'opera costituisce un vero e proprio pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i contadini che costituiscono il 90% della popolazione dell'etiopia. Da sei anni infatti sono iniziati i lavori per la costruzione di questa diga che sbarrerà il corso del fiume Omo, un fiume lunghissimo di quasi 800km che attraversa l'altopiano dell'etiopia fino al lago Turkana in Kenya. 
Questo corso d'acqua attaversa anche i parchi nazionali di Mago e Omo, la sua bellezza è tale da essere stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Provate a pensate alle tribù e agli animali che moriranno di fame e di sete e a tutti i contadini che saranno costretti ad abbandonare i campi per carenza di risorse idriche.  
Anche ''Survival'' che è un movimento che si batte da anni per la tutela del popoli indigeni ha lanciato un appello a Salini costruttori e ai finanziatori del progetto (Governo Italiano e Banca centrale europea) per fermare questo scempio ambientale.

Per dare il vostro contributo vi invitiamo a firmare la petizione on line
 

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