giovedì 7 marzo 2013

Detossificazione


Detossificazione è quel meccanismo attraverso il quale il corpo elimina tossine cioè le porta fuori attraverso gli organi emuntori. Quindi ogni fenomeno di eliminazione porterà con sé un sintomo che non bisogna assolutamente fermare, è l’inizio della guarigione. Mi spiego meglio.Tutte le cellule del nostro corpo sono immerse in un liquido chiamato tessuto connettivo. E’ un tipo di tessuto che provvede al collegamento, al sostegno, al nutrimento dei tessuti e dei vari organi quindi fra cellule, muscoli, ossa, pelle ecc..Questo tessuto connettivo lasso è omogeneo e liquido di 16-18 litri, presente ovunque nel nostro corpo. Attraverso esso avvengono il passaggio dei nutrienti, l’eliminazione delle scorie metaboliche, la trasmissione degli impulsi nervosi, il passaggio degli ormoni. Le più importanti funzioni avvengono grazie a questo tessuto.Se questo si sporca, intossicandosi non possono che nascere problemi per l’organismo, quindi c’è la necessità di mantenere il più pulito possibile questo liquido.Una persona in buona salute dovrebbe riuscire a depurarsi adeguatamente.Gli organi emuntori sono quelli deputati alla eliminazione dei materiali di rifiuto e sono reni e vie urinarie-fegato e vie biliari-intestino-polmoni-pelle. Quand’è che arrivano i problemi? Quando il carico delle tossine supera la capacità di questi organi di eliminarle producendo accumulo.Questo succede quando s’introduce più cibo del necessario, quando si segue uno stile di vita sregolato, quando c’è stress, quando non ci si muove abbastanza, è a questo punto che gli organi emuntori vengono sovraccaricati di tossine, detriti acidi che provengono dal catabolismo cellulare (la cellula nasce cresce si nutre respira ed elimina scorie) e radicali liberi. Questi si accumulano sotto forma di sostanze gelatinose oppure cristalli o colle che si sommano a quelle che noi introduciamo dall’esterno (esogene). Le sostanze gelatinose sono le colle, insolubili nei liquidi e sono viscose come muco e catarro e si eliminano attraverso il fegato, l’intestino, le ghiandole sebacee e feci.Quando questi organi non ce la fanno a smaltire da soli tutte queste tossine, le vie respiratorie fungono da mezzo di supporto per l’eliminazione, attraverso per esempio un bel raffreddore o tosse catarrale. Sapendo questo chi di voi se la sente di fermare questo vitale processo? Ebbene la nostra medicina ufficiale fa proprio questo, proponendo i farmaci. Le patologie correlate la medicina le ha messe sotto questi nomi: bronchite, asma, sinusite, acne, seborrea, eczemi grassi, ecc ecc.., ma la genesi, la causa è sempre uguale per tutte.Un eccesso della formazione di queste colle o gel può dipendere per esempio da. un eccesso di cereali raffinati (pane pasta dolci pizza) di zuccheri e grassi. I cristalli invece sono depositi solubili nei liquidi e vengono drenati attraverso i reni (urina) e le ghiandole sudoripare (sudore).L’accumulo dei cristalli deriva dalle proteine (carne pesce formaggi uova latte e latticini). I detriti invece provengono da alimenti acidi cioè che lasciano un residuo secco, ricco di fosforo e cloro quindi catabolismo delle proteine animali, carboidrati raffinati, grassi saturi, farmaci, ormoni, scorie della vita cellulare, sovraffaticamento fisico. Nei muscoli vengono prodotti dei metabolici acidi quali: acido lattico, piruvico anidride carbonica, stress con produzione di cortisolo ormone altamente immunodepressivo. Il tessuto connettivo passa da una condizione di gel (pieno di tossine) ad una di sol (cioè più liquido e più pulito) durante la notte ne abbiamo già parlato.  In caso d’incapacità dell’organismo di eliminare completamente i residui acidi, si và incontro a situazioni acute o croniche di acidosi tissutali. Tutti gli acidi sono irritanti e aggressivi, richiedono all’organismo grandi quantità di ossigeno e sali minerali che vengono presi dai tessuti e dalle ossa, così questi andranno in carenza. Ecco perché ci sono i dolori le infiammazioni perché le ossa e i tessuti cedendo i sali minerali per una giusta causa diventano più fragili e più deboli. L’acidità tissutale comporta dilatazione delle pupille, perdita degli enzimi digestivi, digestione irregolare, diminuzione della lacrimazione, diminuzione della peristalsi, aumento della stipsi, aumento della frequenza cardiaca, tendenza all’iperglicemia e alla carie, paradentosi, osteoporosi, tendenza ai crampi, tendenze alle emicranie, ipercolesterolemia. Da qui alcune patologie: esofagite peptica, gastrite acida, ulcere gastriche e duodenali, disfunzioni epato biliare con flatulenza, sensazione di pienezza e di gonfiore dopo il pasto, costipazione, malattie reumatiche, gotta, disfunsione renale, eczemi secchi, asma cardiaca. Da questo si comprende l’importanza della detossificazione, spesso questo percorso verso il miglioramento della salute è causa di sintomi spiacevoli, le tossine quando lasciano il nostro corpo non lo fanno senza arrecare disturbi che però non durano molto e sono detti effetti simpatici, come il mal di testa o bruciore di stomaco o nause diarrea vomito, dolori muscolari, orticaria, cattivo umore, stanchezza... si avrà l’accortezza di fare tutto in modo graduale affinché il movimento tossinico non dia molto fastidio, come ho detto prima il sintomo è un eliminazione quindi la strada verso la guarigione. I fenomeni simpatici si verificano ogni qual volta si tenta un regime dimagrante…avrete notato di come si diventa più nervosi e altri sintomi il motivo è sempre lo stesso s’inizia una sorta di disintossicazione con l’eliminazione delle tossine nella cellula adiposa. Limitare il consumo di sale, evitare oli idrogenati con additivi antiossidanti  Alcune regole per qualche giorno di detox: eliminare lo zucchero bianco raffinato, eliminare dolci, cioccolato, gelati e caramelle, non fumare, evitare alcolici, te nero e caffè, consumare poco latte e latticini (meglio se eliminarli del tutto), bere almeno 1,5-2 litri d’acqua al giorno, aumentare il consumo di frutta e verdura e cereali integrali, consumare possibilmente prodotti di cui si conosce la provenienza e se possibile del luogo e di stagione, evitare cibi in scatola. Evitare anche alimenti troppo cotti e preferire i crudi o massimo a vapore, eliminare il consumo di carne e pesce e di tutte le fonti animali, masticare molto bene il cibo accuratamente e a lungo, fare movimento all’aria aperta preferibilmente di mattina.

Gabriella Filice

martedì 26 febbraio 2013

Crema da spalmare ai fagioli cannellini


Questa ricetta contiene già molto olio di oliva ma se il tenore di materia grassa non è un problema, è possibile aggiungere un altro paio di cucchiai per un sapore più pieno. Potete aggiungere anche un pò di aglio crudo per esaltarne il gusto, ma questo potrebbe risultare fastidioso per gli amanti dei gusti più delicati. In alternativa potete aggiungere un di salsa fresca e ancora calda...
Insomma sono tutte idee per un antipasto semplice ma elegante, vi raccomando di usare del buon pane integrale accompagnato da peperoni rossi, fette di pomodoro fresco o zucchine alla griglia


Ingredienti: due tazze di fagioli cannellini, due cucchiai di olio extravergine di oliva, due piccole cipolle affettate molto sottili, quattro spicchi di aglio tagliati finemente, un cucchiaio di succo di limone, un cucchiaio di salvia fresca tritata, sale marino. 
Passate i fagioli cannellini in un robot da cucina, intanto mettete l'olio in una pentola facendola cuocere a fuoco alto insieme a delle cipolle e l'aglio. Continuare a mescolare fino a far imbrunire le cipolle.
A questo punto al passato di fagioli  dovrete aggiungere le cipolle cotte e l'aglio, insieme a del succo di limone e olio extravergine di oliva.
Per concludere passate tutti gli ingredienti e aggiungete salvia e sale marino secondo i vostri gusti. Per regolare il composto potete usare dell'acqua, magari proprio quella di cottura dei fagioli.

mercoledì 20 febbraio 2013

Penne alla boscaiola


La pasta alla boscaiola è un piatto classico da gustare preferibilmente nel periodo autunnale, la stagione che ci regala i protagonisti di questo piatto, i funghi. Questo piatto è maggiormente diffuso in toscana ma non è mai stata stabilita con precisione la sua provenienza, infatti è disponibile in molte parti del nostro territorio.

Ingredienti per quattro persone: 450 gr di penne integrali - 50 gr di funghi porcini secchi - 1 cipolla di medie dimensioni - 2 spicchi d'aglio - olio extravergine di oliva - 1 mazzetto di prezzemolo - 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro  – pepe nero - sale integrale

Prima di iniziare è assolutamente necessario mettere i funghi secchi in ammollo, l'ideale sarebbe lasciarli ammorbidire con dell'acqua per 45 minuti. Quando i funghi saranno pronti dovrete scolarli e tritarli, vi consiglio di non buttate via l'acqua perchè servirà per il prossimo passaggio.
Adesso preparate la pentola per cuocere le penne, intanto versate un pò di olio extravergine in una piccola padella e aggiungete la cipolla insieme a due spicchi di aglio tritati finemente. Oltre ai funghi dovete far soffriggere leggermente anche l'acqua che avevate messo da parte. Aggiungete anche un cucchiaio di concentrato di pomodoro, un pò di pepe e un pizzico di sale integrale, quindi fate cuocere a fiamma media per qualche minuto.  
Quando la pasta sarà al dente scolatela e aggiungete il condimento con una manciata di prezzemolo tritato...et voilà! Le vostre penne alla boscaiola sono pronte per essere servite.

domenica 17 febbraio 2013

La scala della salute


Possiamo immaginare la nostra salute come una scala, dove il gradino più alto rappresenta la salute perfetta (irraggiungibile proprio per via della nostra natura umana “materiale”), più si scende nei gradini sottostanti più ci si allontana dal primo, e di conseguenza diminuisce il livello della nostra salute. La Forza Curativa della Natura (chiamata fin dall’antichità “Vis Medicatrix Naturae”) è sempre orientata verso la conservazione della vita, per cui opera incessantemente per farci salire verso il gradino più alto della scala della nostra salute. Il solo modo per poter risalire i gradini della scala è quello di riuscire a sviluppare delle malattie, che di fatto sono l’espressione dello sforzo incessante della Natura per poter raggiungere i gradini più alti e quindi garantirci il maggior livello di salute possibile. Quindi la malattia non è “qualcosa da combattere”, ma piuttosto è il momento fondamentale della guarigione. E’ importante sapere che i gradini più in alto della scala della salute sono relativamente bassi, mentre più si scende nella scala e più i gradini diventano alti (ed è quindi più difficile risalirli). Di conseguenza, la gravità della malattia sarà proporzionata al livello della scala in cui ci si trova. La differenza tra un “raffreddore” ed un “tumore maligno” è che il raffreddore è una malattia lieve perché situata nei gradini più in alto, quindi è molto facile guarire da esso; il tumore maligno invece è una malattia grave perché è situato nei gradiniinferiori della scala della salute, per questo è molto difficile guarire da esso e anzi, spesso, di tumore si muore. La malattia c’è solo quando è necessaria, e rappresenta lo sforzo della Forza Vitale per riportare l’individuo in equilibrio… più la malattia è grave più lo sforzo della Vis Medicatrix è grande!I tumori sono uno sforzo enorme che Forza Vitale fa per riportarci alla salute,per farci risalire quei gradini molto in basso e molto alti!Per questo è assurdo aggredire le cellule tumorali per distruggerle, bisogna invece aiutare la Vis Medicatrix nel suo sforzo o, ancora meglio, prevenire l’insorgenza di patologie così gravi supportando la Forza Vitale in ogni sua manifestazione di malattia, perché più si è vicini al gradino più alto più è facile risalire e avvicinarsi maggiormente alla salute perfetta!Contrariamente a quanto sembra assodato, non sono i microbi la causa delle malattie. Credere a ciò è come dire che i topi sono la causa delle discariche di immondizia. L’unica e vera causa delle malattie è l’alterazione della Forza Vitale, e l’unica preoccupazione del medico deve essere quella di correggere questa alterazione. I microbi sono sempre presenti in ogni persona in modo silente, senza provocare alcuna infezione. Essi costituiscono la normale flora microbica della pelle e di tutte le mucose del’organismo (mucose delle vie respiratorie, intestinali, urinarie, uretrali e vaginali), superando di molte volte il numero delle cellule dello stesso organismo che li ospita!I microbi invece rappresentano lo strumento di cui la Natura, in particolari condizioni favorevoli, si serve per suscitare la malattia e poter quindi salire la scala verso i gradini più alti, essi non sono la malattia ma rappresentano “un’occasione di malattia”. Essi vengono attivati dal nostro Sistema Immunitario grazie alla produzione di anticorpi specifici, i quali così innescano il processo patologico in grado di farci progredire nella scala della salute. Per questo qualunque terapia diretta contro i microbi (antibiotici, antivirali, antimicotici, antiparassiti) interrompendo inevitabilmente il processo infettivo, in quel momento necessario per il raggiungimento di un migliore stato di salute, crea un ulteriore squilibrio nell’organismo, facendo sì che la patologia vada sempre più in profondità. Così facendo, invece di salire, si scende inesorabilmente verso i gradini inferiori della scala della salute e, come abbiamo visto, man mano che si scende nella scala, i gradini inferiori diventano sempre più alti rispetto a quelli superiori. Ciò significa che, per poter risalire, la Forza Vitale sarà costretta a sviluppare patologie via via più gravi rispetto alle precedenti. In questo modo le patologie, da acute e di breve durata, diventano ricorrenti, con sintomi sempre più forti e di lunga durata. Le continue soppressioni, sia mediche che chirurgiche, conducono inevitabilmente allo sviluppo delle patologie croniche, come estremo tentativo di guarigione da parte della Forza Vitale. Quali sono i fattori che provocano la continua discesa nella scala della salute?Quelli che di fatto rappresentano le vere cause delle malattie, perché con la loro azione di discesa suscitano inevitabilmente l’alterazione e quindi la reazione della Forza Vitale che cerca di farci risalire attraverso lo sviluppo delle malattie. Le vere cause delle malattie non sono le malattie, ma le condizioni che precedono e predispongono allo sviluppo delle malattie, come reazione di guarigione da parte della Forza Vitale. Qualunque malattia viene considerata come la manifestazione esterna, superficiale, organica, di una realtà interna, profonda, non visibile direttamente, immateriale, che ne rappresenta l’origine, la causa prima.

Gabriella Filice

sabato 16 febbraio 2013

Maionese vegan crudista


Finalmente sono riuscito a fare una maionese vegan crudista, quindi niente latte di riso o di soia! Stiamo parlando di una versione senza uova, quindi valido sostituto anche per chi soffre di colesterolo. Si perchè la versione classica contiene il tuorlo d'uovo che è ricchissimo di  LDL (low densisty lipoprotein), meglio conosciuto come colesterolo cattivo. Questa ricetta non solo contiene meno grassi, ma sono anche di migliore qualità. L'olio di girasole per esempio contribuisce a far aumentare il colesterolo HDL (high density lipoprotein), grazie alla presenza di steroli vegetali e acido linoleico. Quest'ultimo è un acido grasso polinsaturo, molto utile per tenere sotto controllo non solo il colesterolo cattivo ma anche i trigliceridi. 

Ingredienti: due cucchiaini rasi di farina di semi di carrube,100 ml di latte di mandorla (autoprodotto), due cucchiai di succo di limone, un cucchiaino di aceto di mele biologico, un pizzichino di sale intregrale, un pizzico di senape (facoltativo), 100 ml di olio di girasole (estratto a freddo), un cucchiaio di capperi dissalati (facoltativo).
Procedimento: Mettere la polvere di semi di carruba nel bicchiere del minipimer e aggiungere a poco a poco, mescolando, il latte di mandorla, in modo da ottenere una crema. Aggiungere il limone, l'aceto, il sale,
 la senape ed infine l'olio. Mixare montando il tutto. Alla fine aggiungere i capperi e dare un'ultima mixata.
Evitate di servirla fredda, meglio consumarla a temperatura ambiente. Se volete conservarla potete chiuderla in un barattolo di vetro e tenerla in frigorifero per una settimana.

giovedì 14 febbraio 2013

Militari USA prendono a botte donne e bambini NO MUOS

Foto degli scontri del 10 gennaio

Continuano le proteste in contrada ulmo a Niscemi (CL), centinaia di attivisti non violenti impediscono in maniera pacifica l'accesso ai mezzi militari USA. Non sono servite le rassicurazioni del presidente della regione Rosario Crocetta per bloccare l'avanzata degli americani, il governatore siciliano ha emanato un provvedimento di revoca dei lavori per la realizzazione del MUOS che gli americani si rifiutano di rispettare.
Proprio ieri la base americana di Sigonella ha rifiutato la lettera di revoca della regione sicilia, il funzionario incaricato alla consegna è stato lasciato fuori dai cancelli dal militare all'ingresso. 
Solo pochi giorni fa, polizia italiana e militari in tenuta antisommossa avevano colpito i manifestanti che si erano sdraiati a terra per protestare contro l'istallazione del MUOS. Tra loro anche donne e bambini che hanno subito lesioni alle testa e alle gambe. 
Come al solito quando si tratta di interessi economici, la democrazia e il diritto alla salute non vengono tutelate. Trovo disgustoso il fatto che gli americani stanno usando qualsiasi mezzo legale e non, per costringere i cittadini siciliani a convivere con un'installazione che supporta la guerra, gli USA sono l'esempio di chi predica bene e razzola male...ma non erano contro il terrorismo?
Intanto proprio questa mattina davanti ai cancelli del sito di costruzione del MUOS, un convoglio formato da militari americani ha tentato di superare i blocchi. Come sempre a bloccarli hanno trovato gli attivisti, fortunatamente questa volta sono stati respinti senza che nessuno si sia fatto del male. Quanto potrà durare la resistenza degli attivisti?

Allego anche un video 

mercoledì 13 febbraio 2013

I Ripetitori della telefonia causano mutazioni genetiche

Zucchina Mutagena


A Gaeta in provincia di Latina, due agricoltori notano strane mutazioni nei vegetali che coltivano nel proprio appezzamento di terreno. Il fenomeno guarda caso coincide con l'istallazione nelle vicinze di due ripetitori per la telefonia cellulare, questi apparecchi  si trovano apparentemente a distanza di sicurezza (circa 500m) eppure gli effetti che vengono mostrati alle telecamere di Tele Monte Orlando sono devastanti.
I proprietari della campagna mostrano a Luigi Oliviero che diversi tipi di alberi sono morti, la vite sta seccando, le melanzane e le zucchine hanno cambiato forma ma questi sono solo alcuni dei tanti effetti negativi causati da questi ripetitori.
Questi episodi risalgono tutti a 5 anni fa, fortunatamente gli agricoltori con l'aiuto di Legambiente sono riusciti ad ottenere il trasloco delle antenne e magicamente le strane mutazioni genetiche non si sono più verificate.
Ormai è stato dimostrato che le onde elettromagnetiche sono in grado di causare modifiche al DNA di tutti gli esseri viventi, alcune frequenze possono provocare danni piuttosto gravi o addirittura la morte. 
Anche la trasmissine Report si era occupata dei danni provocati da cellulari, ripetitori e wi-fi ma i grossi interessi delle multinazionali hanno insabbiato la cosa.
Per chi fosse interessato linkiamo la registrazione di Tele Monte Orlando

Crema Nutella-Bounty

Suggestionato dalle numerose e meravigliose ricette su dolci al cioccolato e non, provo a fare qualcosa di edibile con gli ingredienti che ho in casa (abito in campagna e prendere l'auto ogni volta che mi serve un ingrediente proprio non è mia abitudine). Al quarto tentativo credo di aver raggiunto un buon equilibrio di ingredienti usati e dosaggi...




Dunque questi sono gli ingredienti che ho usato per questo sfizioso Nutella-Bounty :

- due banane
- una tazzina da caffé di nocciole
- una tazzina di noci
- mezza tazzina di cacao amaro in polvere
- una tazzina di farina di cocco
- cannella in polvere
- un cucchiaio di sciroppo di agave

Procedimento:

- Sgusciare nocciole e noci, ottenere una tazzina da caffé di nocciole ed altrettante di noci (occhio alle parti non edibili ). Personalmente preferisco mettere le nocciole schiacciate in un piatto fondo coperto da un panno in modo che eventuali scheggie non schizzano dentro inavvertitamente.
- Tritarle finemente in un frullatorino magic bullet insomma qualcosa di potente, in alternativa potete usare un pestello oppure rimediare della buona farina di nocciole e di noci.
- Frullare due banane  fino ad ottenere una crema semiliquida da versare in una ciotola.
- Mescolare in una ciotola, le banane frullate e la farina di nocciole e noci. Vedrete che il composto inizia ad addensarsi...
- Aggiungete il cacao ( l'ideale sarebbe quello crudo, possibilmente equosolidale; in mancanza, pazienza...) proseguendo schiacciando i grumi che inevitabilmente si formeranno, come potete vedere il composto inizia a scurirsi sempre più
- Versate dello sciroppo di agave (è facoltativo, non cambia drammaticamente la dolcezza del risultato), intanto continuate sempre ad amalgamare
- Un pò di cannella può fare la differenza, mi raccomando non esagerate perchè ne serve solo una spolverata. Giusto il necessario per coprire un po' la superficie prima di miscelare ulteriormente.
- Aggiungete la farina di cocco, persistendo nella rimesta.
- Adesso non dovrete fare altro che conservare il tutto dentro il frigo. Dopo un po' che avrete fatto riposare il composto potrete servire, così risulta ancora più buono anche se non c'entra nulla con la nutella e nemmeno con il bounty.

Come fare un Enteroclisma


Per fare un'enteroclisma dovete comprare un cosidetto "Enteroclisma da viaggio", si compra in farmacia e credo costi circa 10 euro.Cercate di capire come si monta. perchè all'inizio sembra difficile ma vedrete che poi vi sembrerà molto più semplice.
Ci sono due cannule, quella più lunga serve per i lavaggi vaginali quindi dovete usare quella più corta.
Una volta montato chiudete il rubinetto e mettetelo un momento da parte, adesso mettete un asciugamano grande a terra in bagno quindi procuratevi una sedia che abbia dei pomelli e mettetela vicino all'asciugamano, in alternativa va bene un ometto per gli abiti oppure la maniglia di una porta (non tutte le maniglie vanno bene).
Procuratevi un pezzo di spago da legare al gancio del sacchetto dell'enteroclisma creando un anello che vi servirà per appenderlo.Vi serve anche qualche goccia di olio come lubrificante (va bene anche l'olio d'oliva) in modo da non forzare la cannula all'interno dell'ano. Riempite il sacchetto di acqua tiepida ma tenete in considerazione che non c'è bisogno di bollirla, deve essere tiepida, non calda!
Aprite il rubinetto dell'enteroclisma facendo uscire un po' d'acqua nel WC o nel bidet, in modo che esca tutta l'aria che si è formata nel tubo e poi richiudete il rubinetto.Appendete l'enteroclisma alla sedia e sdraiatevi a terra sull'asciugamano, l'ideale sarebbe sul fianco destro. A questo punto introducete la cannula e solo dopo averlo fatto aprite il rubinetto.
L'acqua non deve fluire nè troppo velocemente, nè troppo lentamente. Se sono le prime volte che lo fate può capitare (soprattutto se l'intestino è molto pieno) di avere qualche fitta, in questo caso dovete respirare velocemente e vedrete che passa.
Se ci riuscite, aspettate di aver finito quindi svuotate tutto il sacchetto, in caso contrario chiudete il rubinetto e sedetevi sul wc per evacuare. Quando avrete finito riprendete con lo stesso metodo svuotando il sacchetto.
Ultimamente ho provato a farlo due volte di seguito (nel senso che ho riempito il sacchetto, evacuato e riempito di nuovo il sacchetto) trovo che l'effetto disintossicante sia maggiore ma magari è meglio farlo quando si ha già un minimo di esperienza. Vi consiglio di farlo a digiuno la mattina e di bere acqua dopo averlo fatto per aiutare ad eliminare le tossine.

martedì 12 febbraio 2013

I fazzoletti Tempo Complete Care sono Tossici



I fazzoletti profumati Tempo Complete Care sono pericolosi per la salute, a riverlarlo uno studio dell'associazione altroconsumo. Negli spot pubblicitari i fazzoletti si presentano ideali per il raffreddore ma soprattutto naturali visto che secondo il produttore sarebbero addizionati con gocce di eucaliptolo, che dovrebbe lenire gli arrosamenti alle fosse nasali e favorire la guarigione. Ma siamo sicuro che le cose stiano realmente così?
In Francia proprio l'eucaliptolo è stato bandito da numerosi prodotti perchè ritenuto potenzialmente tossico, infatti è stato eliminato anche dai prodotti dedicati ai bambini sotto i 36mesi di età. Le indagini rivelano che l'uso anche sporadico di questa sostanza potrebbe causare danni al sistema nervoso e alle vie respiratorie ma nonostante ciò in Italia questo prodotto continua ad essere commercializzato.
Ma non è finita qui perchè nei fazzoletti Tempo Complete Care sono stati trovati altri composti tossici, stavolta di natura chimica e indubbiamente più pericolosa. Stiamo parlando di petrolatum mineral oilhezyl cinnamal, limonene, hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyd, buthylphenyl methylpropional insomma una sfilza di sostanze destinate a compromettere la salute dei consumatori.
La cosa buffa è che sulla confezione viene espressamente scritto di non avvicinare i fazzoletti agli occhi, cosa sicuramente difficile da concepire visto che il naso si trova in una posizione molto vicina a questi ultimi. E' incredibile ma forse è meglio cambiare fazzoletti.

lunedì 11 febbraio 2013

La Basf rinuncia alla patata ogm in EU


La Basf pochi giorni fa ha dichiarato di voler rinunciare alla coltivazione della patata amflora in EU, lo ha annunciato un portavoce della nota multinazionale della chimica. La nota azienda tedesca avrebbe deciso di bloccare gli investimenti in EU a causa dell'elevata resistenza che ha incontrato per far accettare gli ogm.
La patata ogm della Basf è stata autorizzata in EU nel 2010, da allora è stata coltivata del nostro paese nonostante le critiche delle associazioni ambientaliste e di esperti di fama internazionale.
Secondo gli scienziati la patata ogm Amflora, contiene un gene “marker” che le conferisce particolare resistenza ad alcuni antibiotici. Questi farmaci verrebbero utilizzati dalla medicina moderna per la cura della tubercolosi, un dettaglio sicuramente da non sottovalutare.
Di certo la decisione di rinunciare al mercato europeo non potrà che farci piacere ma è opportuno ricordare che le sementi che si sono diffuse nel nostro terrotorio, continueranno a fare danni al nostro ecosistema e probabilmente anche alla nostra salute.

domenica 10 febbraio 2013

Fusilli con Curry cipolla e piselli


I fusilli sono un tipo di pasta originario della campania, sono particolarmente amati nella cucina di tutto il mondo perchè grazie alla forma particolare trattengono facilmente il condimento.
Nella versione trafilata in bronzo la capacità di trattenere il condimento è doppia rispetto alla versione normale, per questo motivo i fusilli sono adatti a prepare piatti particolarmente scarni.
Il piatto che vi proporrò oggi è semplice, ma proprio grazie a questa caratteristica dei fusilli risulta particolarmente apprezzato anche dagli amanti dei piatti più complicati.
Avete mai provato i fusilli con curry e cipolla? si tratta di una ricetta semplice e facile da preparare. Per quattro persone vi basteranno 400g di fusilli integrali, 1 cipolla di qualsiasi varietà, curry in polvere, panna di soia, piselli freschi o congelati, olio di oliva e sale marino.
Iniziate a tagliare la cipolla a fettine molto sottili, vi consiglio di cucinarla fino a farla appassire con dell'olio di oliva e un pò di acqua. Basteranno 10 minuti a fiamma media, aggiungete anche i piselli, tre o quattro cucchiaini di curry e un pò di sale marino.
Spegnete il fuoco e aggiungete la panna di soia, dovete mescolare il tutto e buttarci dentro anche i fusilli integrali scolati.
Non dovrete fare altro che servire, buon appetito!

 

venerdì 8 febbraio 2013

Vitamina B1


La vitamina B1 o Tiamina è una sostanza che svolge un ruolo di coenzima per molteplici funzioni fisiologiche, è idrosolubile e in acqua forma soluzioni debolmente acide. La vitamina B1 facilità le reazioni chimiche, ne bastano piccole dosi per sostenere queste reazioni. Nel nostro corpo è presente in ossa, cuore, muscoli, reni e cervello in quantità che complessivamente si aggirano intorno ai 30mg. 

A che serve 

La vitamina B1 è fondamentale per il metabolismo del glucosio, la sua carenza predispone al diabete visto che non permetterebbe di utilizzare l'energia di questo zucchero. La quantità di Vitamina B1 depositata nel nostro organismo non è molto elevata e come anticipato visto che si tratta di una vitamina idrosolubile viene eliminata attraverso le urine. Per questo motivo è' necessaria un integrazione di vitamina B1 costante. La vitamina B1 aiuta a mantenere integre le menbrane cellulari, regola la funzionalità del sistema nervoso, dei muscoli, del cuore...combatte l' Herpes zoster e promuove la crescita cellulare. 

Fonti 

La vitamina B1 si trova prevalentemente nelle germe di grano, la parte più nutriente del grano che purtroppo viene troppo spesso asportata per aumentare i tempi di conservazione delle farine. I cereali integrali, i legumi, le noci, i pistacchi, il lievito di birra, i pinoli e la crusca di frumento sono buone fonti di questo prezioso nutriente. Come si distrugge La vitamina B1 si inattiva in tempi rapidi se il Ph si mantiene per troppo tempo su valori alcalini, ma anche l'alcol, caffeina, zucchero, fumo di sigaretta ne compromettono il suo assorbimento. 

Fabbisogno 

Il fabbisogno di vitamina B1 per un individuo adulto è di 1,5 mg giornaliere ma aumenta in caso di gravidanza (+0,4mg). Per bevitori regolari di bevande alcoliche o alcolisti i fabbisogno aumenta vertiginosamente, dai 10 ai 100mg a seconda della quantità di alcol che si consuma. Anche condizioni particolari quali febbre, diarrea grave, stress e interventi chirurgici aumentano il bisogno di questa vitamina. 

Carenza 

I sintomi della carenza di vitamina b1 sono molto simili a quelli di un eventuale intossicazione, per questo motivo risulta difficile da diagnosticare. Perdita di coordinazione, confusione mentale, andatatura traballante, occhi appannati possono essere sintomi riconducibili alla carenza della stessa. I sintomi di una leggera carenza comprendono affaticamento precoce, istabilità psicologica e difficoltà di concentrazione. Se la carenza viene trascurata può bloccare il metabolismo del collagene e quindi compromettere eventuali cicatrizzazioni. Gli alcolisti in fase di disintossicazione devono integrarne alte dosi altrimenti rischiano la paralisi.

mercoledì 6 febbraio 2013

E' morto Stewie, il Maine Coon da guiness


E' morto Mymains Stewart Gilligan il gatto conosciuto con il nome di Stewie, questo micio è stato pluripremiato per la sua lunghezza da record. Stewie misurava ben 123,5 cm ed era entrato nel guiness dei primati per essere il gatto domestico più lungo del mondo, il precedente record era stato assegnato ad un altro Maine Coon da 121,9 cm.
Stewie se ne è andato dopo solamente 8 anni di vita a causa del cancro, a dare il triste annuncio è stato il ''proprietario'' Robin Hendrickson. Il gatto viveva a Reno in Nevada ed era ritenuto un gigante buono grazie al suo ottimo carattere. Stewie era vivace, curioso e giocherellone e le sue dimensioni lo rendevano sicuro di sé con altri animali.
I Maine Coon sono gatti imponenti originari del Nord America, questi animali possono arrivare a pensare anche 13 kg ma le femmine generalmente non superano i 7 kg. Stiamo parlando di gatti robusti, che non richiedono cure particolari ma che devono essere spazzolati almeno una volta alla settimana.
I Maine Coon al contrario degli altri gatti non hanno paura dell'acqua, per questo motivo è possibile lavarli tranquillamente. (devono essere abituati da piccoli). Il mantello di questi animali ha un'impermeabilità naturale che li protegge da acqua e freddo ed impedisce la formazione di nodi. Il pelo lungo lo ripara dal bagnato e lo protegge dagli inverni freddi.
Dopo la morte per fare le condoglianze a Robin, centinaia di fan hanno invaso il profilo facebook di Stewie.

Carenza di Vitamina C aumenta invecchiamento


L'acido ascorbico o vitamina C ci difende dall'invecchiamento causato dall'esposizione solare, questo il verdetto dal dott. Anthony Spencer dell' università americana di Harward.
La vitamina C possiede svariate proprietà salutari ma nessuno fino a questo momento aveva scoperto una correlazione tra invecchiamento e carenza di questo prezioso nutriente. Lo studio mostra che la vitamina C interviene nella trasformazione di prolina in idrossiprolina, proprio quest'ultima giocherebbe un ruolo essenziale per il mantenimento di una pelle giovane. 
Sappiamo già che i raggi ultravioletti  sono in grado di arrecare danni alle cellule causando il famoso fenomeno del fotoinvecchiamento, ma la vitamina C secondo Spencer sarebbe in grado non solo di difendere l'organismo dai danni dei raggi solari ma anche di favorire la rigenerazione cellulare.  
La ricerca ha dimostrato inoltre che dopo il 50esimo anno di età, le persone rischiano la carenza quindi necessitano di un apporto di vitamina C doppio rispetto ai ventenni. Un insufficiente introito giornaliero sarebbe la causa di indebolimento delle strutture cellulari, quest'ultime una volta esposte al sole si danneggerebbero causando il fenomeno della pelle rugosa.
Il Professor Spencer afferma che con il consumo giornaliero di alimenti ricchi di vitamina C questi danni possono essere ridotti fino al 82%, per questo motivo è opportuno consumare regolarmente alimenti come i peperoni rossi, i kiwi, gli agrumi, i broccoli... sono fondamentali per raggiungere facilmente dosi elevate di questro prezioso nutriente ma è opportuno consumarli più volte durante la giornata e non tutti durante stesso pasto. 


lunedì 4 febbraio 2013

Le farine sono contaminate da aflatossine

Luigi Pelazza durante il servizio delle iene

Secondo un indagine condotta dalle iene, le farine che consumiamo tutti giorni sono potenzialmente cancerogene. Le farine subito dopo la raccolta vengono stoccate in dei silos, purtroppo quest'ultimi non vengono puliti e con il tempo le muffe producono le più dannose tossine di origine naturale che si conoscano, le aflatossine.
Le aflatossine sono delle micotossine prodotte da alcuni funghi o da alcune muffe, sono ritenute le sostanze potenzialmente più cangerogene esistenti dopo la famosa diossina. Nel 1961 un carico contaminato da aflatossine contenente farine di arachidi causò la morte di oltre 12.000 tacchini, l'Aspergillus un specie fungina appartenente alla famiglia degli Ascomiceti aveva colonizzato le confezioni dove venivano stoccate le farine.
Durante il servizio delle iene Luigi Pelazza denuncia la costante abitudine di non procedere alla pulizia periodica dei silos, lo dimostrano le riprese delle telecamere del noto programma di italia uno. Secondo la testimonianza di un impiegato addetto alla manutenzione dell'impiato, in venti anni non ci sarebbe stato nessun controllo. Le indagini hanno coinvolto otto aziende, i titolari si sono rifiutati di fornire la documentazione necessaria per dimostrare l'avvenuta pulizia ma Pelazza è riuscito a raccogliere un campione che le analisi hanno classificato come cancerogeno.
Per legge i silos devono essere puliti ogni anno ma come avrete capito nessuno fa controlli, chi ci pensa alla salute di noi consumatori?

domenica 3 febbraio 2013

Presidio No Muos a Palermo


Anche Palermo dice NO AL MUOS! Martedi 5 Febbraio alle 10:30 presso P.zza del Parlamento davanti la sede del ARS. In discussione tutto ciò che riguarda gli studi tecnici sul Muos, alla presenza di numerosi tecnici invitati dalle Commissioni, alcuni già presenti a Niscemi ed altri in aggiunta.
Valutazione sugli aspetti legali finalizzati alla revoca delle autorizzazioni, obiettivo ultimo delle Commissioni.
I Cittadini No MUOS, attivisti e movimenti, supportano i lavori con una presenza rappresentativa (delegazione di una decina di persone) come uditori e testimoni di quanto verrà discusso e deciso.
Nel piazzale antistante l'ARS, ci sarà un presidio degli attivisti NoMUOS e dei cittadini che vorranno partecipare.
Aiutateci a diffonderlo attraverso facebook invitando tutti i vostri amici, questo è il link dell'evento

VENITE, SOSTENETE, DITE ANCHE VOI CHE IL MUOS NON LO VOGLIAMO!
Martedì 5 Febbraio alle 10,30
Seduta congiunta delle Commissioni ARS:
IV - Territorio e Ambiente, Presidente Giampiero Trizzino
Convocazione: http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaDB=229&icaQuery=16.LEGISL+AND+400.CODCOM+AND+130205.DATSED
VI - Servizi Sociali e Sanitari, Presidente Giuseppe Digiacomo
Convocazione: http://www.ars.sicilia.it/icaro/default.jsp?icaDB=229&icaQuery=16.LEGISL+AND+600.CODCOM+AND+130205.DATSED

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INVITATI dalle COMMISSIONI:

- Onorevole Rosario Crocetta, Presidente della Regione;
- Dottoressa Lucia Borsellino, Assessore per la salute;
- Sig.ra LO BELLO Maria, Assessore regionale per il territorio e l'ambiente
- Dott. Francesco la Rosa, Sindaco del Comune di Niscemi
- Dott. ARNONE Giovanni, Dirigente generale dipartimento regionale ambiente

TECNICI:
- Dott. Mimmo Fontana, Presidente regionale di Legambiente;
- Prof. Massimo Coraddu, Politecnico di Torino;
- Prof. Massimo Zucchetti, Politecnico di Torino;
- Dott. Eugenio Cottone, Consiglio Nazionale dei Chimici di
Palermo;
- Prof.ssa Maria Brai, Università di Palermo;
- Prof. Luigi Zanforlin, Università di Palermo;
- Prof. Patrizia Livreri, Università di Palermo;
- Prof. Agostino Monorchio, Università di Pisa;
- Avv. Maria Falcone, Presidente nazionale A.D.A.S.;
- Dott. LICATA DI BAUCINA Francesco, Direttore generale ARPA Sicilia.
- Dott. Salvatore Messina, Commissario Straordinario dell'ASP
di Agrigento;
- Prof. Vittorio Virgilio, Commissario Straordinario dell'ASP
Caltanissetta;
- Dott. Gaetano Sirna, Commissario Straordinario dell'ASP di
Catania;
-Arch. Angelo Aliquò, Commissario Straordinario dell'ASP di
Ragusa;

NoMUOS:
Rappresentanti degli attivisti NoMUOS provenienti da tutta la Sicilia.

Shell inquina anche il Mar del Nord


Sembra assurdo ma la compagnia petrolifera Shell, continua ad inquinare senza che nessuno prenda i dovuti provvedimenti. Dopo l'inquinamento del Delta del Niger la compagnia petrolifera sta continuando ad inquinare mezzo mondo senza curarsi dei danni, solo un mese fa in Alaska un incidente aveva coinvolto la piattaforma kulluk e incredibilmente adesso è arrivato l'ennessimo disastro ambientale.
Secondo un indagine del Dipartimento dell'Energia e dei Cambiamenti Climatici negli ultimi 10 mesi Shell ha provocato ben 430 perdite di petrolio nel Mar del Nord. Tutto questo a causa delle violente attività di trivellazione che Shell ha intensificato proprio in questo periodo, inutile dire che queste criminose attività stanno sterminando l'ecosistema marino già indebolito della pesca intesiva praticata proprio nel Mar del Nord. La Shell risponde a queste accuse sostenendo che saranno prese le dovute precauzioni per evitare danni, infatti la compagnia petrolifera anglo-olandese si sarebbe impegnata ad usare metodi meno invasivi per le trivellazioni. Tuttavia il problema resta poichè i governi con i sussidi statali invogliano compagnie come Shell ad aumentare l'attività petrolifera, ma non era iniziata la rivoluzione verde? 
Secondo il WWF tagliare a tutte le compagnie petrolifere i sussidi sarebbe l'unica soluzione per fermare queste pericolose attività criminali, inoltre con lo stesso gesto si favorirebbe lo sviluppo di politiche energetiche più sostenibili. In parole povere il brutto esempio viene dall'alto, i governi ancora una volta si sono dimostrati ''non interessati'' a questo preoccupante problema ambientale.

venerdì 1 febbraio 2013

Veggie Burger con hamburger

Hamburger vegetali per i vostri veggie burger

I veggie burger esistono da molto più tempo di quello che pensate, esistono testimonianze di questo prelibato piatto a partire dagli anni '60. Fu opera di Gregory Sams che chiamò il primo hamburger vegetariano ''Vegeburger'' e iniziò a servirlo nel suo ristorante vegetariano di Paddington a Londra. Ma il termine veggie burger iniziò ad essere usato soltanto a partire dal 1982.
Con questo articolo, vi mosterò come Sams preparava i suoi veggie burger.  Preparatevi perchè ci sarà da leccarsi i baffi.

Ingredienti veggie burger 

- 1 tazzina di riso  ( già cotto)
- lenticchie rosse ben cotte 
- carote tagliuzzate 
- pangrattato 
- burro di arachidi 
- olio di sesamo 
- basilico secco 
- origano 
- un pizzico di sale 
- prezzemolo tritato 
- un po' di paprika dolce

Prendete tutti gli ingredienti e metteteli in una terrina,  prendete una piccola parte del composto e iniziate a formare gli hamburger. Vi consiglio di formare prima delle palline grandi come una palla da ping pong e poi di schiacciarle fino a farle diventare di forma discoidale.
Sistemate gli hamburger in una teglia, vi consiglio di usare della carta da forno sulla quale spargerete dell'olio di oliva, tenete in considerazione che gli hamburger devono cuocere fin quando non saranno leggermente scuriti.
Quando avrete finito con il forno dovrete soffrigere gli hamburger nell'olio di oliva e nel burro di arachidi. Giusto qualche minuto poi serviteli insieme a delle buone pagnotte di pane integrale caldo, della lattuga e qualche salsa di vostro gradimento.  

Non vi resta che gustarvi i vostri veggie burger!






In italia esistono 1100 bombe ambientali

Polo petrolchimico siciliano di Gela (CL)

Secondo un recente studio di Legambiente, in Italia ci sarebbero più di 1100 siti ad elevatissimo rischio di incidente ambientale. Si tratta di impianti dove vengono prodotti o trasformati materiali pericolosi, bombe ambientali addirittura più pericolose dell'ILVA di taranto.
Le indagini di Legambiente hanno rivelato che la maggior parte di queste strutture si trovano proprio nei pressi delle nostre abitazioni. Centri commerciali, scuole, luoghi turistici e incredibilmente anche ospedali sarebbero stati etichettati come vulnerabili, eppure nessuno si è occupato di avvisare la popolazione.
Paradossalmente il 94% dei comuni interessati sta seguendo alla lettera tutte le procedure previste dalla legge italiana, lo confermano anche i comuni che hanno dichiarato di aver messo in atto tutte le indicazioni dei gestori di questi 1100 siti pericolosi.
La maggior parte di queste bombe ambientali sarebbero concentrate in lombardia, veneto, piemonte ed emilia romagna ma le più vulnerabili sono proprio quelle del sud italia. Impianti come il polo petrolchimico di Gela, le raffinerie di Milazzo e quelle di Melilli  potrebbero causare disastri tali da compromettere la vita di 3 milioni di siciliani.
Purtroppo ancora una volta i fatti dimostrano che i controlli e le normative vigenti non bastano a tutelare il nostro patrimonio naturalistico e la nostra salute, non era necessaria la notizia di queste 1100 bombe ambientali per esserne al corrente.

mercoledì 30 gennaio 2013

Raw cous cous di cavolfiore

Foto di Gabriella Filice

Il cous cous è un alimento tipico del nord africa a base di granelli di semola, lo scarto di lavorazione del grano duro.Chi segue uno stile di vita di tipo raw vegan prepara il cous cous a base di cavolfiore, una procedura non sono semplice ma anche estremamente veloce che tra l'altro lascia inalterate le proprietà di questo straordinario alimento.
Gli ingredienti necessari per la preparazione del nostro raw cous cous di cavolfiore sono i seguenti:

- Cavolfiore
- Rucola
- Piselli freschi o congelati
- Avocado
- Aglio
- Sale marino integrale 

Per preparare il cous cous vegetale a base di cavolfiore è necessario un robot da cucina. Non dovrete fare altro che frullare il cavolfiore e la rucola fino a ridurli in piccolissimi pezzi, la consistenza deve essere simile al classico cous cous di semola di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo. Durante questo procedimento vi raccomando di non aggiungere nessun liquido, nemmeno acqua.
Se avete lo spiralix potete prepare una manciata di spagnetti di zucchine, giusto per arricchire il piatto. Se non avete lo spiralix potete usare il pela carote, l'importante che in qualche modo tagliate le zucchine in piccole strisce.
Non vi resta che preparare la salsa per condire il cous cous di cavolfiore, quindi inserite nel frullatore i piselli,  l'avocado, un pò di zucchina, un pugno di rucola, uno spicchio di aglio e iniziate a frullare alla velocità minima. 
Il raw cous cous è pronto, vi basterà condirlo con la salsa a base di avocado e se gradite un pizzico di sale marino integrale.

Buon appetito!

martedì 29 gennaio 2013

Crocetta bleffa, i lavori per il MUOS continuano

Muos di Niscemi

Tutta una bleffa quella messa in atto dal presidente Rosario Crocetta, i lavori per la costruzione del Muos di Niscemi (CL) stanno proseguendo incessantemente. Nonostante il no all'unanimità del parlamento siciliano, le autorizzazioni non sono state ritirate e centinaia di persone continuano a protestare notte e giorno in contrada ulmo a niscemi. Per diminuire la resistenza il neo eletto presidente della regione Rosario Crocetta continua a rilasciare false dichiarazioni ai media, solo tre settimane fa aveva promesso al popolo siciliano la revoca delle autorizzazioni per la costruzione della disastrosa opera americana.
Il Muos sarà utilizzato per coordinare i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo ma potrà anche essere utilizzato per cordinare i droni, i famosi aerei senza pilota. Questa disgustosa opera minaccia la salute di milioni di siciliani, non saranno infatti solo gli abitanti di niscemi ad essere colpiti dai danni previsti dal Dr. Massimo Zucchetti (Professore Ordinario di Impianti Nucleari del Politecnico di Torino) e dal Dott. Massimo Coraddu (Consulente esterno - Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino) poichè le micronde sprigionate dal Muos possono avere effetti devastanti fino a 200km di distanza.

lavori MUOS 27 gennaio 2013
Come potete vedere dalla foto il basamento in muratura che ospiterà la torre della seconda parabola è stato già completato, se i lavori proseguiranno a questi ritmi potrebbero essere terminati entro una settimana.
Intanto alle inutili promesse di Rosario Crocetta si aggiunge la ''lentezza'' se così possiamo definirla dell' assessore Lo Bello. Quest'ultimo ha negato la partecipazione di Giampiero Trizzino ( presidente della IV Commissione dell'ARS ) alla riunione con i legali.  Fatalità o intralcio criminale?

Per rimanere aggiornati potete seguire le notizie sul MUOS sul sito ufficiale oppure tramite facebook richiedendo l'iscrizione a questo gruppo








La camorra dietro il business dei cardellini

Un cardellino nel suo habitat naturale

I cardellini sono degli uccelli appartenenti alla famiglia dei fringilli e sono particolmente apprezzati per il loro canto. La fisionomia del cardellino è facilmente riconoscibile grazie alla mascherina rossa sulla faccia e per l'ampia barra gialla sulle ali. Le altre parti delle piume vanno dal bianco delle guance, al nero della coda fino al marrone del dorso.
Purtroppo i cardellini costituiscono una buona fonte di guadagno per la criminalità organizzata, in particolar modo per la camorra. Per questo motivo gli animali vengono catturati in natura e costretti a vivere in cattività con l'unico scopo di sviluppare determinate caratteristiche appetibili per questo vero e proprio business criminale. Per sviluppare un canto particolarmente vigoroso i cardellini catturati vengono stipati massivamente in gabbie con le zampe legate e le ali tagliate, in questo modo l'animale stressato cinguetta più energicamente.
La guardia forestale ha stimato che in queste condizioni un solo esemplare su quindici riesce a sopravvivere, gli altri si divorano a vicenda per la disperazione. I pochi sopravvissunti invece, vengono venduti dai grossisti intorno ai 150 euro, ma se i cardellini sviluppano un canto particolarmente bello e se riescono ad accoppiarsi con la canarina allora la cifra può essere molto più elevata.
Nel napoletano il cardellino viene venduto nei mercati domenicali,  per il 19 marzo durante i festeggiamenti di San Giuseppe, vengono addirittura appositamente allestiti degli spazi per la vendita di questi sfortunati animali. Nonostante queste attività siano illegali, questo vero e proprio business viene praticato alla luce del sole. Più volte Edoardo Stoppa ha denunciato queste attività criminali durante i servizi di Striscia la notizia ma fino a questo momento nessuno si è occupato di questa spiacevole situazione.

L'amazzonia inizia ad avere problemi di siccità


Dopo 40 anni di studi, la NASA è giunta alla conclusione che la più vasta foresta pluviale al mondo inizia ad avere problemi di siccità. Secondo i radar a microonde della nota agenzia spaziale americana, 70 milioni di ettari di foresta sono stati danneggiati in seguito alle pesanti ondate di siccità che hanno investino l'amazzonia durante il 2005 e il 2010. Le fotografie satellitari mostrano che ad avere la peggio sono state le piante più grandi e adesso le specie vegetali che dipendono da queste piante rischiano di estinguersi.
La causa di questa grave siccità è da attribuire all'ormai famoso riscaldamento globale che sta riducendo la dimensione dei ghiacciai che alimentano da migliaia di anni i principali corsi d'acqua della foresta dell'amazzonia, secondo gli studiosi ulteriori aumenti della temperatura media nel periodo estivo potrebbero causare danni irreparabili a questo splendido paradiso terrestre.
Ma fortunatamente c'è anche una buona notizia, le riprese satellitari mostrano che in amazzonia la deforestazione negli ultimi anni si è ridotta, magra consolazione o inizio di una vera svolta? probabilmente le attività di sensibilizzazione delle ormai note associazioni ambientaliste stanno iniziando a dare i primi risultati oppure il business dei taglialegna si è ridotto a causa della crisi economica. Non ci è dato saperlo, ci auguriamo in ogni caso che i governi di tutto il mondo prendano tempestivi provvedimenti per scongiurare questa ulteriore catastrofe.

Tartine crudiste di melanzane

Foto di Gabriella Filice

Le tartine sono considerate un ottimo antipasto da servire specialmente in estate. Siamo stati sempre abituati a prepararle con del pancarrè o al massimo con del pane tostato, ma oggi vi proporrò qualcosa di veramente sfizioso che scommetto non avete mai provato. Sto parlando di tartine crudiste a base di melanzane, si avete capito bene trattasi di vere e proprie melanzane crude.
Tutti noi sappiamo che le melanzane crude sono indigeste ma con un pò di pazienza è possibile farle diventare gradevoli al nostro palato, non dovete fare altro che armarvi di coltello e iniziare a pelarle.
A questo punto vi servirà tanto sole ma soprattutto tanta pazienza perchè le melanzane dovranno essere essiccate, considerate che non saranno pronte prima di 20/30 giorni.
Quando le melanzane essiccate saranno pronte potrete finamente preparare le vostre tartine.



Ingredienti per la preparazione delle tartine crudiste di melanzane

- Melanzane essiccate
- Carote
- Pomodori
- Olive
- Funghi
- Avocado

La preparazione è estremamente facile e veloce, dovete preparare del succo di pomodoro e basilico con il frullatore o meglio ancora con l'estrattore. Adesso reidratate le melanzane essiccate nel succo che avete appena preparato e utilizzate le melanzane come base per potere iniziare a preparare le tartine. Noi abbiamo usato funghi, avocado, carote e olive ma potete sbizzarrirvi modificando gli ingredienti a vostro piacimento.



lunedì 28 gennaio 2013

Le ricette rapide, economiche ed ecologiche di Chiaracucina


Mangiar bene senza spendere tanto è la scommessa del nuovo libro “Chiaracucina” di Chiara Chiaramonte, disponibile dal 15 dicembre in tutte le librerie.
Il libro scritto per Navarra Editore ci regala 50 ricette vegetariane rapide, economiche ed ecologiche, propone piatti cruelty free, senza necessariamente ricorrere a prodotti e procedimenti troppo elaborati.
In Chiaracucina tutte le preparazioni sono precedute da alcune note introduttive, il libro è facile da consultare e l'autrice accompagna il lettore durante le spiegazioni di tutte le ricette. Non mancano nemmeno i suggerimenti che spaziano dai consigli per i pic-nic fino alle merende per bambini.
Cereali, erbe aromatiche ma soprattutto verdure e ortaggi di stagione e tanta voglia di creare e associare sapori, questo è il segreto di un libro che con le sue 64 pagine ci terrà incollati dall'inizio alla fine.
Chiara vive a Palermo e da oltre undici anni si occupa di comunicazione visiva, pubbliche relazioni e di cucina vegetariana. Ama gli animali, si muove in bicicletta, adora cucinare e balla il tango argentino.

Chiara Chiaramonte condivide le sue ricette sul suo blog: http://www.chiarachiaramonte.it/chiaracucina

Raw pomodori ripieni

Foto di Gabriella Filice

I pomodori ripieni sono considerati da sempre, un piatto unico vegetariano. Oggi li prepareremo nella variante raw vegan, in questo modo avremo il vantaggio di beneficiare al meglio di tutti i nutrienti presenti in questi straordinari vegetali.

Ingredienti per la preparazione dei pomodori ripieni

- Pomodori
- Carote
- Aglio
- Basilico 

- Rucola
- Pinoli
- Semi di sesamo
- Avocado
 

La prima cosa da fare consiste nelle preparazione della crema che successivamente andrà a riempire i pomodori. Prendete le carote (meglio pelarle), un pizzico di aglio, il basilico, la rucola, pinoli e frullate il tutto fino ad ottenere una crema soffice e delicata, alla fine aggiungete l'avocato e date l'ultima frullata veloce.
A questo punto dovrete preparare i pomodori in modo che possano essere rimpiti dalla crema che avete appena preparato. Lavate i pomodori e tagliate una ''calotta'' della parte superiore così da poter svuotare il pomodoro della polpa interna, potete aggiungere la polpa interna dei pomodori alla crema che avete preparato precedentemente. Adesso riempite i pomodori con la crema, guarnite la superfice con i semi di sesamo e rimettete la famosa ''calotta'' ai pomodori quindi servite. 
Come potete vedere dalla foto il risultato è estremamente gratificante.

domenica 27 gennaio 2013

Esportazione delle banane


Vi siete mai chiesti come fa ad arrivare una banana in casa nostra? non mi riferisco al metodo di trasporto ma al metodo di esportazione e di trasporto. Le banane destinate al mercato internazionale vengono raccolte acerbe e trasportate rapidamente verso il porto più vicino. Visto che le banane vengono trattate con una vasta gamma di pesticidi, molti dei quali proibiti in europa, vengono immesse in un bagno di bisolfito di sodio. Il bisolfito di sodio riesce ad eliminare la maggior parte di pesticidi sulla parte esterna del frutto ma nulla può fare con i residui fitosanitari presenti all'interno della banana. A questo punto le banane vengono lavate con acqua e il rachide tagliato viene ricoperto con polietilene per evitare la penetrazione di parassiti e infezioni fungine. Il polietilene garantisce inoltre una maggiore resistenza al disseccamento.
Ultimate queste procedure le banane possono essere caricate sulle bananiere, le bananiere sono delle navi da carico appositamente disegnate per il trasporto delle banane. Sulle bananiere le banane vengono tenute al fresco in sacchi di polietilene che li aiutano a mantenere alti i livelli di umidità. A questo punto le banane vengono conservate in celle frigorifere con umidità intorno all'80% e una volta al giorno vengono irrorate ossido di etilene. Questa sostanza che fortunatamente è naturale permette alle banane di riprendere il processo di maturazione che terminerà qualche giorno prima dell'arrivo della nave nel porto del paese dove sono state esportate.

venerdì 25 gennaio 2013

Salini costruttori uccide le ultime tribù dell'etiopia


Ricostruzione diga direttamente dal sito Salini Costruttori
Salini costruttori è un azienda italiana a cui è stata appaltata direttamente dal governo la realizzazione dell'opera più imponente e allo stesso tempo mostruosa dell'etiopia. Si tratta di un opera abominevole che distruggerà l'ecosistema di un paese incontaminato, una centrale idroelettrica con una diga di 240 metri di altezza. 
Il paese africano dell'etiopia è un complesso di
montagne e scoscesi altopiani divisi dalla famosa Rift Valley. ''La culla dell'uomo'', cosi viene chiamata dalla maggior parte degli antropologi moderni, è stato dimostrato infatti che l'uomo moderno si è evoluto e diversificato proprio della grande Rift Valley e più precisamente in quella che è conosciuta come depressione dell'Afar.                                              
                                  
Fiume Omo in Etiopia
La depressione dell'Afar è ancora oggi abitata da migliaia di tribù indigene, le stesse tribù minacciate dall'opera di Salini Costruttori.
Lo scorso 28 dicembre 150 membri della tribù etiope Suri sono stati uccisi dalla polizia militare dell'etiopia. I superstiti sono stati costretti a spostarsi, sfrattati dalle loro terre per fare spazio all'opera di Salini costruttori che rappresenterà una fonte di affari per  il governo dell'etiopia. Oltre a minacciare la sopravvivenza delle tribù, l'opera costituisce un vero e proprio pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i contadini che costituiscono il 90% della popolazione dell'etiopia. Da sei anni infatti sono iniziati i lavori per la costruzione di questa diga che sbarrerà il corso del fiume Omo, un fiume lunghissimo di quasi 800km che attraversa l'altopiano dell'etiopia fino al lago Turkana in Kenya. 
Questo corso d'acqua attaversa anche i parchi nazionali di Mago e Omo, la sua bellezza è tale da essere stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Provate a pensate alle tribù e agli animali che moriranno di fame e di sete e a tutti i contadini che saranno costretti ad abbandonare i campi per carenza di risorse idriche.  
Anche ''Survival'' che è un movimento che si batte da anni per la tutela del popoli indigeni ha lanciato un appello a Salini costruttori e ai finanziatori del progetto (Governo Italiano e Banca centrale europea) per fermare questo scempio ambientale.

Per dare il vostro contributo vi invitiamo a firmare la petizione on line