martedì 22 gennaio 2013

Eni e Shell hanno distrutto il Delta del Niger

Delta del Niger

Il Delta del Niger è il più vasto e importante parco fluviale africano. Un paradiso ecologico di foreste, paludi e fiumi che offrono riparo a migliaia e migliaia di specie animali, ma non è finita qui perchè l'area è fonte di sostentamento per più di 20 milioni di persone.
Tuttavia dalla fine degli anni 50 sono state concesse autorizzazioni per le trivellazioni petrolifere a Shell ed Eni, le compagnie hanno corrotto i governi infiltrandosi nella politica locale per condizionarne le scelte e scacciare le popolazioni dal loro habitat tradizionale.
Oggi grazie ad Eni e Shell il Delta del Niger è altamente inquinato, si stima che siano stati riversati più di 1 milione di galloni di petrolio. Gli oleodotti non solo sono stati realizzati con materiali scadenti, sono pure stati posizionati tagliando a metà villaggi e lungo i fiumi che fornivano acqua da bere alla popolazione.
Perdite di petrolio nel Delta del Niger
Ma oltre al danno c'è anche la beffa perchè non c'è stata nessuna distribuzione degli introiti delle concessioni petrolifere, la nigeria infatti è uno dei più importanti paesi esportatori di petrolio ma allo stesso tempo uno dei più poveri. Lo scempio ambientale di Eni e Shell nel Delta del Niger è stato già denunciato 3 anni fa durante una puntata di Report, nelle riprese vengono mostrati i danni ambientali causati dalle fuoriuscite di petrolio. Un esperto mostra che le tubature sono vecchie e non viene effettuata alcuna manutenzione. 
Un rapporto pubblicato nel 2001 dall' UNEP ha stabilito che ci vorranno almeno 30 anni di interventi e svariati miliardi di dollari per ripristinare l'ambiente naturale, i danni dovrebbero essere pagati da Shell ed Eni ma i governi  non stanno prendendo nessun provvedimento. Intanto ancora oggi migliaia di persone sono costrette a bere acqua contaminata e a mangiare cibo avvelenato dal petrolio. 

Per chi fosse interessato allego il servizio di Report

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