mercoledì 2 gennaio 2013

La Vivisezione


Ogni anno centinaia di milioni di animali vengono uccisi durante esperimenti di vivisezione. Ogni campo della ricerca utilizza questa tecnica, anche se i risultati che si ottengono sono poco utili e in molto casi totalmente inutili.
Il termine vivisezione indica un esperimento in cui vengono impiegati animali. Inutile dire che l'animale subisce un notevole grado di sofferenza. Ad esempio nel campo della psicologia si condizionano gli animali a comportarsi in una certa maniera sottoponendoli a ripetute scariche elettriche.
Avete capito bene, chirurgia e farmacologia non sono gli unici settori in cui si compiono esperimenti di vivisezione. Sugli animali infatti vengono testati anche pesticidi, cosmetici, armi chimiche, vernici, additivi alimentari, ogm, tabacco...
Una parte di loro viene appositamente allevata in cattività altri invece vengono prelevati con la forza dal loro habitat naturale. La vita di questi animali è scandita dai ritmi imposti dai ricercatori. Hanno spazi ristretti, solitamente non possono socializzare e per questo motivo vengono isolati dai loro simili, mangiano quando e come vogliono i ricercatori, spesso restano in stanze perennemente illuminate artificialmente e non vedono mai la luce del sole. Nessuna specie viene risparmiata: topi, ratti, conigli, uccelli, pesci, ma anche cani, gatti, scimmie, bovini e cavalli... spesso questo calvario termina con la morte.
Secondo i dati ufficiali ogni anno nel mondo vengono vivisezionati circa 350.000.000 milioni di animali. Questi esperimenti vengono condotti da diversi organi quali università, ospedali e istituti di ricerca. Questo perchè secondo la legge tutti i prodotti, prima di essere commercializzati devono, essere testati sugli animali.
Le modalità con cui vengono compiuti gli esperimenti sono le più svariate: gli animali sono avvelenati, ustionati, accecati, shockati, affamati, mutilati, congelati, decerebrati, schiacciati, sottoposti a ripetute scariche elettriche e spesso anche infettati da virus.
Per non disturbare i ricercatori a volte gli animali sono stati persino devocalizzati, ossia gli sono state tolte le corde vocali in modo da impedirgli di urlare. Per ridurre i costi tutto questo viene eseguito senza che vengano anestetizzati.
Stiamo parlando di gesti di inaudita violenza paragonabili alle sofferenze degli ebrei nei campi di concentramento di Auschwitz. Gli animali non sono oggetti da utilizzare a proprio piacimento e per i propri scopi, sono creature pensanti proprio come noi e quindi hanno il diritto di essere rispettati.
Fortunatamente alcuni associazioni si battono contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, impossibile non citare la LAV ma ne esistono molte altre, speriamo che il loro impegno sia un esempio per chi ancora oggi offende la dignità nei nostri amati animali.


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