Spaghetti
di zucchina con salsa frullata di pomodorini, olive nere e verdi
denocciolate e poco olio d'oliva denocciolato biologico.
mercoledì 25 marzo 2015
lunedì 16 marzo 2015
ARANCINA FRUTTARIANA (la prima in assoluto nella storia)
La
parte interna è costituita da:
Base:
riso di zucchina fatto per bene, tagliando prima la zucchina a
spaghetti (con attrezzo adatto tipo Spiromat o Spiralix) e poi con
coltello velocemente per formare i “chicchi”.
Ragù:
preparato frullando melanzana tonda deamarizzata con un 15% di olio
di oliva denocciolato, poi essiccare, non eccessivamente, il frullato
per circa 4 ore, e frullarlo di nuovo grossolanamente dopo che avrà
preso consistenza (per essiccazione si intende sempre a una
temperatura non superiore ai 45, max 50 gradi).
Condimento:
70% di avocado (il burro del marinaio); 15% olio denocciolato d'oliva
bio; 6% pomodoro; 9% zucchina frullati insieme.
Aggiunta,
nel condimento, del “prosciutto” fruttariano a cubetti (classico
delle arancine): pomodoro secco tagliato a cubetti piccoli, quanto
basta.
Mescolare
bene il tutto: riso, condimento e ragù e compattarlo in varie sfere.
Strato
esterno:
frullare
un bel po' di zucca con un 15% di olio denocciolato, e porre ad
essiccare il frullato ottenuto, con carta da forno per evitare la
scolatura.
Una
volta che sarà diventato secco, rifrullarlo per ottenere una farina
perfetta (e cruda!!) sulla quale avvolgere le sfere ben compattate
della parte interna suddetta.
Bisogna
cercare di non farle rompere: questo passaggio richiede una certa
manualità e delicatezza nell'operare, ma una volta riusciti a
plasmare le sfere (magari farle piccoline in modo da riuscire meglio;
aiutarsi con qualche arnese da cucina) intorno alla farina di zucca,
basterà solamente porre su carta da forno le arancine, ed essiccarle
ancora per qualche ora affinché divengano più compatte e
maneggevoli, oltre che molto più gustose.
Minestrone fruttariano di zucca e peperone
Zucca
(possibilmente cucurbita maxima) abbondante (sui
3-4 etti) frullata
grossolanamente insieme a 1 peperone rosso
medio-grande, due zucchine
piccole,1 etto di pomodorini
ciliegino e 20 grammi di olio d'oliva
denocciolato. Aggiunta
finale di 1 etto di pomodoro tagliato a pezzi
e mescolato.
Aggiunta
finale facoltativa di frutta grasso-proteica : poche
olive
denocciolate e/o avocado a pezzetti.
Aggiunta
finale facoltativa di paprika dolce fruttariana
(peperone rosso
essiccato* del tutto e poi frullato molto
fino);
o del “parmigiano”
fruttariano (melanzana tonda tagliata
sottile, essiccata* circa 4 ore
e poi frullata).
Scaldare
il piatto a una temperatura mai superiore ai 50
gradi
per evitare la
cottura del cibo, affinché rimanga crudo,
quanto basta (15-20-25
minuti).
*L'essiccazione
va fatta sempre a una temperatura non
maggiore di 50 gradi. Meglio
tenerla a 45 gradi massimo.
Timballo di "riso" fruttariano




Riso di zucchina
condito con:
salsa di 50% avocado, 20% zucca, 10% pomodori secchi, 20% olio d’oliva denocciolato spremuto a freddo (meglio bio);
ragù di melanzane quanto basta: melanzane deamarizzate, frullate, essiccate, poi rifrullate in modo grossolano.
Copertura finale:
rondelle di pomodoro grande tondo,
farina
di zucca: zucca frullata, poi distribuita su carta da forno
omogeneamente ed essiccata (a non più di 42 gradi) molte ore, poi
rifrullata per ottenerne una farina deliziosa.
venerdì 6 marzo 2015
Spaghetti di zucchina "alla carbonara" fruttariana
Spaghetti di zucchina.
Salsa
frullata di zucca (50%), avocado (20%), pomodori secchi (10%) e olio
d’oliva denocciolato spremuto a freddo (meglio se biologico) (20%).
Aggiunta di un po’ di "pancetta" fruttariana (pezzettini di pomodoro secchi a cubetto).
Olive denocciolate, tagliate a rondelle, dissalate.
giovedì 5 marzo 2015
5 buoni motivi per cui boicottare EXPO
Expo è un evento di natura principalmente culturale nato ufficialmente per promuovere scambi di conoscenza e cooperazione tra gli stati sul tema dell'alimentazione, nell'intento di migliorare le condizioni di vita dell'uomo condividendo innovazione, scoperte e progetti.
Come creare le condizioni per garantire a tutti la quantità (sufficiente), la qualità e la sicurezza del cibo tutelando al contempo le risorse del pianeta, quindi il futuro delle prossime generazioni? sono proprio queste le parole pubblicizzate negli spot andati in onda in televisione in questi mesi, peccato che in realtà EXPO non sia niente di tutto questo. Per questo motivo ho deciso di elencarvi cinque buoni motivi per cui vale la pena di risparmiare questi soldi, partecipare a questo evento vi renderà complici di tutto questo.
Lavoro Gratuito: Expo 2015 aveva promesso 70 mila posti di lavoro, ma a meno di un anno dall’inizio dell’evento rimangono solo stime ottimistiche a cui ormai non crede più nessuno. Secondo il commissario unico di Expo 2015 Giuseppe Sala, i posti di lavoro retribuiti saranno tra i 15 e i 16 mila ma fino a questo momento questi dati non hanno trovato un reale riscontro. Piuttosto è previsto un boom di volontari disposti a tutto pur di inserire questo evento tra le loro esperienze ''lavorative''.
Sponsor: Come si fa ad accettare che multinazionali del junk food siano sponsor di un evento che mirava ad essere educativo sotto l’aspetto della nutrizione e dell’alimentazione? stiamo parlando di Coca Cola e McDonald's, che tra l'altro sono protagonisti di opere di deforestazione delle ultime foreste primarie.
Costruzione di infrastrutture inutili e dannose: Linee metropolitane, strade come la Brebemi e la Pedemontana e innumerevoli altre opere sono attualmente in fase di completamento. Ma come può un evento che promuove la salvaguardia del pianeta consumare una risorsa non rinnovabile come il suolo? Il primo passo di Expo per nutrire il pianeta è passato per l’esproprio e la cementificazione di 1000 ettari di suolo agricolo, è stato dimostrato che la quasi totalità di queste opere sono inutili. La cementificazione con conseguente impermeabilizzazione definitiva del suolo comporta perdita di suolo, riduzione della capacità di assorbimento di acqua piovana e frammentazione della biodiversità.
Promozione OGM: All'Expo di Milano a discutere di agricoltura e ambiente saranno soltanto le multinazionali della chimica e dei semi, stiamo parlando di Bayer, Pioneer, Syngenta, Monsanto e molte altre. Tutte multinazionali famose per il loro controllo sul mercato dei semi e dell'agrochimica, Monsanto è la stessa azienda che produce un noto fitofarmaco non biodegradabile che sta inquinando le riserve idriche di tutto il mondo, la Bayer produceva i gas mortali dei campi di sterminio nazisti, la Pioneer produce l'omonimo mais Pioneer 1507 mortale per le api e tossico per gli uomini... Non vi pare che ci sia un conflitto di interessi?
Corruzione: Alla fine dello scorso anno alcuni politici, imprenditori e professionisti sono stati accusati di aver pilotato le gare per l'assegnazione dei lavori di Expo e in particolare di quelli che riguardano la costruzione di infrastrutture. Gli imputati sono stati condannati e tutti hanno patteggiato la pena.
Nella realtà EXPO 2015 sarà l'emblema della distruzione di risorse non rinnovabili, protettrice degli interessi commerciali e infrastrutturali, paladina dell’agroindustria e delle multinazionali
domenica 1 marzo 2015
Tartaruga a base di Kiwi
Ingredienti per la prepazione di questa ricetta crudista estremamente nutriente e decorativa
Kiwi pelati e tagliati a fette sottili (il necessario per coprire la tartaruga)
Banane a fette sottili, per il corpo
Mezza tazza di cocco
Acqua di cocco (1/4 di tazza)
Datteri cinesi, snocciolate (1/2 tazza)
1. Mettere il cocco, l'acqua di cocco e i datteri cinesi in un frullatore. Dovete frullare in fino ad ottenere un composto dalla consistenza nè troppo liquida e nemmeno troppo solida. Eventualmente regolatevi aggiungendo più datteri.
2. Iniziate con il primo strato di banane su fondo, seguito da un altro strato con il composto che avete frullato precedentemente e un altro da pezzi di kiwi a fette sottili, e poi nuovamente con uno strato a fette di banana. Continuate con questo procedimento, spostatevi gradualmente verso il centro fino ad ottenere una forma mezzo cerchio sul piatto.
3. Per realizzare l'ultimo strato dovrete prendere spunto in maniera maniacale dalla foto. Questa procedura richiede di ricoprire il tutto con dei kiwi a fette sottili. In questo modo darete forma e colore al carapace della vostra tartaruga.
4. Con un pò di fantasia costruite la testa, le zampe e la coda. Dovrete semplicemente ritagliare i kiwi per ottenere le forme come illustrato nella foto in allegato.
Quandro avrete terminato la preparazione vi consiglio di conservare la torta in freezer per qualche ora, potete servire leggermente congelata.
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