mercoledì 30 gennaio 2013

Raw cous cous di cavolfiore

Foto di Gabriella Filice

Il cous cous è un alimento tipico del nord africa a base di granelli di semola, lo scarto di lavorazione del grano duro.Chi segue uno stile di vita di tipo raw vegan prepara il cous cous a base di cavolfiore, una procedura non sono semplice ma anche estremamente veloce che tra l'altro lascia inalterate le proprietà di questo straordinario alimento.
Gli ingredienti necessari per la preparazione del nostro raw cous cous di cavolfiore sono i seguenti:

- Cavolfiore
- Rucola
- Piselli freschi o congelati
- Avocado
- Aglio
- Sale marino integrale 

Per preparare il cous cous vegetale a base di cavolfiore è necessario un robot da cucina. Non dovrete fare altro che frullare il cavolfiore e la rucola fino a ridurli in piccolissimi pezzi, la consistenza deve essere simile al classico cous cous di semola di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo. Durante questo procedimento vi raccomando di non aggiungere nessun liquido, nemmeno acqua.
Se avete lo spiralix potete prepare una manciata di spagnetti di zucchine, giusto per arricchire il piatto. Se non avete lo spiralix potete usare il pela carote, l'importante che in qualche modo tagliate le zucchine in piccole strisce.
Non vi resta che preparare la salsa per condire il cous cous di cavolfiore, quindi inserite nel frullatore i piselli,  l'avocado, un pò di zucchina, un pugno di rucola, uno spicchio di aglio e iniziate a frullare alla velocità minima. 
Il raw cous cous è pronto, vi basterà condirlo con la salsa a base di avocado e se gradite un pizzico di sale marino integrale.

Buon appetito!

martedì 29 gennaio 2013

Crocetta bleffa, i lavori per il MUOS continuano

Muos di Niscemi

Tutta una bleffa quella messa in atto dal presidente Rosario Crocetta, i lavori per la costruzione del Muos di Niscemi (CL) stanno proseguendo incessantemente. Nonostante il no all'unanimità del parlamento siciliano, le autorizzazioni non sono state ritirate e centinaia di persone continuano a protestare notte e giorno in contrada ulmo a niscemi. Per diminuire la resistenza il neo eletto presidente della regione Rosario Crocetta continua a rilasciare false dichiarazioni ai media, solo tre settimane fa aveva promesso al popolo siciliano la revoca delle autorizzazioni per la costruzione della disastrosa opera americana.
Il Muos sarà utilizzato per coordinare i sistemi militari statunitensi dislocati nel globo ma potrà anche essere utilizzato per cordinare i droni, i famosi aerei senza pilota. Questa disgustosa opera minaccia la salute di milioni di siciliani, non saranno infatti solo gli abitanti di niscemi ad essere colpiti dai danni previsti dal Dr. Massimo Zucchetti (Professore Ordinario di Impianti Nucleari del Politecnico di Torino) e dal Dott. Massimo Coraddu (Consulente esterno - Dipartimento di Energetica, Politecnico di Torino) poichè le micronde sprigionate dal Muos possono avere effetti devastanti fino a 200km di distanza.

lavori MUOS 27 gennaio 2013
Come potete vedere dalla foto il basamento in muratura che ospiterà la torre della seconda parabola è stato già completato, se i lavori proseguiranno a questi ritmi potrebbero essere terminati entro una settimana.
Intanto alle inutili promesse di Rosario Crocetta si aggiunge la ''lentezza'' se così possiamo definirla dell' assessore Lo Bello. Quest'ultimo ha negato la partecipazione di Giampiero Trizzino ( presidente della IV Commissione dell'ARS ) alla riunione con i legali.  Fatalità o intralcio criminale?

Per rimanere aggiornati potete seguire le notizie sul MUOS sul sito ufficiale oppure tramite facebook richiedendo l'iscrizione a questo gruppo








La camorra dietro il business dei cardellini

Un cardellino nel suo habitat naturale

I cardellini sono degli uccelli appartenenti alla famiglia dei fringilli e sono particolmente apprezzati per il loro canto. La fisionomia del cardellino è facilmente riconoscibile grazie alla mascherina rossa sulla faccia e per l'ampia barra gialla sulle ali. Le altre parti delle piume vanno dal bianco delle guance, al nero della coda fino al marrone del dorso.
Purtroppo i cardellini costituiscono una buona fonte di guadagno per la criminalità organizzata, in particolar modo per la camorra. Per questo motivo gli animali vengono catturati in natura e costretti a vivere in cattività con l'unico scopo di sviluppare determinate caratteristiche appetibili per questo vero e proprio business criminale. Per sviluppare un canto particolarmente vigoroso i cardellini catturati vengono stipati massivamente in gabbie con le zampe legate e le ali tagliate, in questo modo l'animale stressato cinguetta più energicamente.
La guardia forestale ha stimato che in queste condizioni un solo esemplare su quindici riesce a sopravvivere, gli altri si divorano a vicenda per la disperazione. I pochi sopravvissunti invece, vengono venduti dai grossisti intorno ai 150 euro, ma se i cardellini sviluppano un canto particolarmente bello e se riescono ad accoppiarsi con la canarina allora la cifra può essere molto più elevata.
Nel napoletano il cardellino viene venduto nei mercati domenicali,  per il 19 marzo durante i festeggiamenti di San Giuseppe, vengono addirittura appositamente allestiti degli spazi per la vendita di questi sfortunati animali. Nonostante queste attività siano illegali, questo vero e proprio business viene praticato alla luce del sole. Più volte Edoardo Stoppa ha denunciato queste attività criminali durante i servizi di Striscia la notizia ma fino a questo momento nessuno si è occupato di questa spiacevole situazione.

L'amazzonia inizia ad avere problemi di siccità


Dopo 40 anni di studi, la NASA è giunta alla conclusione che la più vasta foresta pluviale al mondo inizia ad avere problemi di siccità. Secondo i radar a microonde della nota agenzia spaziale americana, 70 milioni di ettari di foresta sono stati danneggiati in seguito alle pesanti ondate di siccità che hanno investino l'amazzonia durante il 2005 e il 2010. Le fotografie satellitari mostrano che ad avere la peggio sono state le piante più grandi e adesso le specie vegetali che dipendono da queste piante rischiano di estinguersi.
La causa di questa grave siccità è da attribuire all'ormai famoso riscaldamento globale che sta riducendo la dimensione dei ghiacciai che alimentano da migliaia di anni i principali corsi d'acqua della foresta dell'amazzonia, secondo gli studiosi ulteriori aumenti della temperatura media nel periodo estivo potrebbero causare danni irreparabili a questo splendido paradiso terrestre.
Ma fortunatamente c'è anche una buona notizia, le riprese satellitari mostrano che in amazzonia la deforestazione negli ultimi anni si è ridotta, magra consolazione o inizio di una vera svolta? probabilmente le attività di sensibilizzazione delle ormai note associazioni ambientaliste stanno iniziando a dare i primi risultati oppure il business dei taglialegna si è ridotto a causa della crisi economica. Non ci è dato saperlo, ci auguriamo in ogni caso che i governi di tutto il mondo prendano tempestivi provvedimenti per scongiurare questa ulteriore catastrofe.

Tartine crudiste di melanzane

Foto di Gabriella Filice

Le tartine sono considerate un ottimo antipasto da servire specialmente in estate. Siamo stati sempre abituati a prepararle con del pancarrè o al massimo con del pane tostato, ma oggi vi proporrò qualcosa di veramente sfizioso che scommetto non avete mai provato. Sto parlando di tartine crudiste a base di melanzane, si avete capito bene trattasi di vere e proprie melanzane crude.
Tutti noi sappiamo che le melanzane crude sono indigeste ma con un pò di pazienza è possibile farle diventare gradevoli al nostro palato, non dovete fare altro che armarvi di coltello e iniziare a pelarle.
A questo punto vi servirà tanto sole ma soprattutto tanta pazienza perchè le melanzane dovranno essere essiccate, considerate che non saranno pronte prima di 20/30 giorni.
Quando le melanzane essiccate saranno pronte potrete finamente preparare le vostre tartine.



Ingredienti per la preparazione delle tartine crudiste di melanzane

- Melanzane essiccate
- Carote
- Pomodori
- Olive
- Funghi
- Avocado

La preparazione è estremamente facile e veloce, dovete preparare del succo di pomodoro e basilico con il frullatore o meglio ancora con l'estrattore. Adesso reidratate le melanzane essiccate nel succo che avete appena preparato e utilizzate le melanzane come base per potere iniziare a preparare le tartine. Noi abbiamo usato funghi, avocado, carote e olive ma potete sbizzarrirvi modificando gli ingredienti a vostro piacimento.



lunedì 28 gennaio 2013

Le ricette rapide, economiche ed ecologiche di Chiaracucina


Mangiar bene senza spendere tanto è la scommessa del nuovo libro “Chiaracucina” di Chiara Chiaramonte, disponibile dal 15 dicembre in tutte le librerie.
Il libro scritto per Navarra Editore ci regala 50 ricette vegetariane rapide, economiche ed ecologiche, propone piatti cruelty free, senza necessariamente ricorrere a prodotti e procedimenti troppo elaborati.
In Chiaracucina tutte le preparazioni sono precedute da alcune note introduttive, il libro è facile da consultare e l'autrice accompagna il lettore durante le spiegazioni di tutte le ricette. Non mancano nemmeno i suggerimenti che spaziano dai consigli per i pic-nic fino alle merende per bambini.
Cereali, erbe aromatiche ma soprattutto verdure e ortaggi di stagione e tanta voglia di creare e associare sapori, questo è il segreto di un libro che con le sue 64 pagine ci terrà incollati dall'inizio alla fine.
Chiara vive a Palermo e da oltre undici anni si occupa di comunicazione visiva, pubbliche relazioni e di cucina vegetariana. Ama gli animali, si muove in bicicletta, adora cucinare e balla il tango argentino.

Chiara Chiaramonte condivide le sue ricette sul suo blog: http://www.chiarachiaramonte.it/chiaracucina

Raw pomodori ripieni

Foto di Gabriella Filice

I pomodori ripieni sono considerati da sempre, un piatto unico vegetariano. Oggi li prepareremo nella variante raw vegan, in questo modo avremo il vantaggio di beneficiare al meglio di tutti i nutrienti presenti in questi straordinari vegetali.

Ingredienti per la preparazione dei pomodori ripieni

- Pomodori
- Carote
- Aglio
- Basilico 

- Rucola
- Pinoli
- Semi di sesamo
- Avocado
 

La prima cosa da fare consiste nelle preparazione della crema che successivamente andrà a riempire i pomodori. Prendete le carote (meglio pelarle), un pizzico di aglio, il basilico, la rucola, pinoli e frullate il tutto fino ad ottenere una crema soffice e delicata, alla fine aggiungete l'avocato e date l'ultima frullata veloce.
A questo punto dovrete preparare i pomodori in modo che possano essere rimpiti dalla crema che avete appena preparato. Lavate i pomodori e tagliate una ''calotta'' della parte superiore così da poter svuotare il pomodoro della polpa interna, potete aggiungere la polpa interna dei pomodori alla crema che avete preparato precedentemente. Adesso riempite i pomodori con la crema, guarnite la superfice con i semi di sesamo e rimettete la famosa ''calotta'' ai pomodori quindi servite. 
Come potete vedere dalla foto il risultato è estremamente gratificante.

domenica 27 gennaio 2013

Esportazione delle banane


Vi siete mai chiesti come fa ad arrivare una banana in casa nostra? non mi riferisco al metodo di trasporto ma al metodo di esportazione e di trasporto. Le banane destinate al mercato internazionale vengono raccolte acerbe e trasportate rapidamente verso il porto più vicino. Visto che le banane vengono trattate con una vasta gamma di pesticidi, molti dei quali proibiti in europa, vengono immesse in un bagno di bisolfito di sodio. Il bisolfito di sodio riesce ad eliminare la maggior parte di pesticidi sulla parte esterna del frutto ma nulla può fare con i residui fitosanitari presenti all'interno della banana. A questo punto le banane vengono lavate con acqua e il rachide tagliato viene ricoperto con polietilene per evitare la penetrazione di parassiti e infezioni fungine. Il polietilene garantisce inoltre una maggiore resistenza al disseccamento.
Ultimate queste procedure le banane possono essere caricate sulle bananiere, le bananiere sono delle navi da carico appositamente disegnate per il trasporto delle banane. Sulle bananiere le banane vengono tenute al fresco in sacchi di polietilene che li aiutano a mantenere alti i livelli di umidità. A questo punto le banane vengono conservate in celle frigorifere con umidità intorno all'80% e una volta al giorno vengono irrorate ossido di etilene. Questa sostanza che fortunatamente è naturale permette alle banane di riprendere il processo di maturazione che terminerà qualche giorno prima dell'arrivo della nave nel porto del paese dove sono state esportate.

venerdì 25 gennaio 2013

Salini costruttori uccide le ultime tribù dell'etiopia


Ricostruzione diga direttamente dal sito Salini Costruttori
Salini costruttori è un azienda italiana a cui è stata appaltata direttamente dal governo la realizzazione dell'opera più imponente e allo stesso tempo mostruosa dell'etiopia. Si tratta di un opera abominevole che distruggerà l'ecosistema di un paese incontaminato, una centrale idroelettrica con una diga di 240 metri di altezza. 
Il paese africano dell'etiopia è un complesso di
montagne e scoscesi altopiani divisi dalla famosa Rift Valley. ''La culla dell'uomo'', cosi viene chiamata dalla maggior parte degli antropologi moderni, è stato dimostrato infatti che l'uomo moderno si è evoluto e diversificato proprio della grande Rift Valley e più precisamente in quella che è conosciuta come depressione dell'Afar.                                              
                                  
Fiume Omo in Etiopia
La depressione dell'Afar è ancora oggi abitata da migliaia di tribù indigene, le stesse tribù minacciate dall'opera di Salini Costruttori.
Lo scorso 28 dicembre 150 membri della tribù etiope Suri sono stati uccisi dalla polizia militare dell'etiopia. I superstiti sono stati costretti a spostarsi, sfrattati dalle loro terre per fare spazio all'opera di Salini costruttori che rappresenterà una fonte di affari per  il governo dell'etiopia. Oltre a minacciare la sopravvivenza delle tribù, l'opera costituisce un vero e proprio pericolo non solo per l'ambiente ma anche per i contadini che costituiscono il 90% della popolazione dell'etiopia. Da sei anni infatti sono iniziati i lavori per la costruzione di questa diga che sbarrerà il corso del fiume Omo, un fiume lunghissimo di quasi 800km che attraversa l'altopiano dell'etiopia fino al lago Turkana in Kenya. 
Questo corso d'acqua attaversa anche i parchi nazionali di Mago e Omo, la sua bellezza è tale da essere stato riconosciuto dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Provate a pensate alle tribù e agli animali che moriranno di fame e di sete e a tutti i contadini che saranno costretti ad abbandonare i campi per carenza di risorse idriche.  
Anche ''Survival'' che è un movimento che si batte da anni per la tutela del popoli indigeni ha lanciato un appello a Salini costruttori e ai finanziatori del progetto (Governo Italiano e Banca centrale europea) per fermare questo scempio ambientale.

Per dare il vostro contributo vi invitiamo a firmare la petizione on line
 

Spaghetti al ragù crudista

Spaghetti crudisti di Gabriella Filice

Gli spagnetti sono tra i piatti preferiti degli italiani, per molte persone che scelgono uno stile di vita crudista risulta difficile rinunciare a questo famoso e invidiato piatto di fama mondiale.
Gli spagnetti possono essere preparati in numerosi modi ma il ragù resta il condimento più amato dalla maggior parte delle persone. Naturalmente chi sceglie uno stile di vita vegetariano o vegan, cucina gli spagnetti in altri modi, le ricette spaziano dalla semplice versione aglio, olio e peperoncino, al pesto genovese fino a versioni più elaborate come gli spagnetti al cartoccio con besciamella di soia, spinaci e tofu.
Ma sono sicuro che nessuno di voi aveva mai sentito parlare di spagnetti crudisti, state calmi non vi sto suggerendo di sgranocchiare gli spagnetti di grano duro davanti a un buon film di azione.Vi propongo invece qualcosa di veramente speciale, fatevi una passeggiata e andate a comprare lo spiromat. Lo spiromat è un tagliaverdure a spirale, uno strumento indispensabile per la cucina crudista che ci aiuterà a preparare il piatto di oggi.

Ingredienti per la preparazione degli spagnetti al ragù crudista

- 2 zucchine
- 1 Avocado
- 4 Pomodori secchi
- Un pò di zucca
- 1 Spicchio d'Aglio
- Qualche fogliolina di rucola e basilico
- Pomodoro crudo.

Il procedimento è estremamente semplice, vi basterà tagliare le zucchine con lo spiromat e sciacquare i pomodori secchi con un pò di acqua. Mi raccomando assicuratevi di rimuovere bene il sale.
A questo punto per preparare il ragù crudista non dovrete far altro che mettere nel frullatore gli tutti gli ingredienti ad eccezione delle zucchine che avete appena tagliato. Giusto il tempo di una leggera frullata e avete concluso l'opera.

Prima di servire aggiungete il ragù sugli spagnetti e servite!

giovedì 24 gennaio 2013

Medagliette di tofu e spinaci


Oggi vorrei proporvi qualcosa di originale, qualcosa di diverso dalla solita routine culinaria. Girando per la rete mi sono imbattuto in un articolo che parlava di polpettine di tofu ma visto che di recente vi avevo proposto le polpette di cous cous ho pensato che qualche variazione sarebbe stata gradita. Che ne pensate di fare delle medagliette? magari ci mettiamo pure gli spinaci, che dite? insomma leggetevi questa piacevole ricetta.

Ingredienti per 2 persone
- 400 gr di tofu 
- 250 gr di spinaci 
- Besciamella di soia 
- sale marino
- pepe
- zenzero

Mentre fate cuocere gli spinaci in acqua salata, iniziate a sbriciolare il tofu in una scodella. Per aiutarvi potete tagliarlo in piccoli pezzi e utilizzare una forchetta per pestarlo.
Non appena gli spinaci saranno pronti scolateli e uniteli al tofu, mescolate il tutto con cura e intanto aggiungete le spezie. Direi che una manciata di sale e pepe possono bastare, aggiungete anche dello zenzero quindi assaggiate l'impasto ed eventualmente correggete a vostro gusto.
A questo punto potete iniziare a preparare delle medagliette o se preferite delle polpettine, che dovrete mettere in una teglia da forno. Con la besciamella di soia dovrete ricoprire le medagliette di tofu e spinaci, attenzione a non esagerare con le dosi.
Accendente il forno e fatelo riscaldare, una volta infornate le medagliette basteranno 15 o 20 minuti per essere gustate. Mi raccomando belle calde!

Tarassaco, il miracolo della natura.


Il tarassaco è una pianta erbacea perenne che cresce spontaneamente in tutto il territorio italiano, dalla pianura fino ai 2000 metri. Non tutti sono al corrente che il tarassaco è un vero concentrato di preziosi nutrienti, nessun tipo di verdura può essere nutrizionalmente paragonata a questa pianta. Ricco di provitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina K, vitamina C e sali minerali, il tarassaco è un miracolo della natura grazie al quale è possibile combattere scorbuto, calcoli, anemia, problemi al sistema linfatico, colesterolo, anoressia... stiamo parlando di una pianta interamente commestibile che possiamo mangiare tutto l'anno. Del tarassaco possiamo consumare le foglie, da ottobre ad aprile e le radici da giugno a settembre. In realtà anche i fiori sono commestibili infatti nel medievo venivano utilizzati per combattere problemi al fegato, questi benefici furono confermati più tardi dalla medicina moderna. Ma non sono solo queste le proprietà attribuite al tarassaco, questa pianta è rinomata per le sue caratteristiche depurative, digestive, antinfiammatorie, disintossicanti, epatoprotettive, diuretiche, lassative, stomachiche e toniche. Il sapore amarostico è dovuto alla presenza di tre potenti principi attivi l'arassina, la tarassicina e il tarasserolo che conferiscono al tarassaco la maggior parte delle proprietà. Il Tarassaco può essere consumato sottoforma di tisane, infusi o semplicemente crudo in insalata. Per fare il decotto dovete usare le radici, per l'infuso le foglie ma se decidete di consumarlo crudo potete eliminare il sapore amarostico mettendo a bagno le foglie per 20/30 minuti in acqua salata. Sappiate che in questo modo si perdono alcune delle sue proprietà farmacologiche, quindi tenetelo in considerazione.

mercoledì 23 gennaio 2013

Frutta: con o senza buccia?


Ormai è risaputo che la frutta va consumata regolarmente, è un alimento troppo spesso sottovalutato che possiede molteplici qualità salutari e nutrizionali. La frutta va consumata in grosse quantità, i fruttariani arrivano consumarne anche 6 o 7 kg al giorno ma per molti resta solamente un piacevole spuntino.

Purtroppo la frutta che compriamo al supermercato non è più quella di una volta, chissà quante volte ve lo siete sentiti dire, vero? Additivi, pesticidi e ogni sorta di sostanza chimica rimangono nella parte superficiale della frutta, la buccia. Per questo motivo si è diffusa l'abitudine di togliere la buccia di questo straordinario alimento, ma questo è un gesto consuetudinario che merita di essere ben analizzato.

Non tutti sanno che quasi tutta la frutta, possiede la maggior parte dei nutrienti proprio nella parte più esterna, la buccia. La parte più ricca di nutrienti delle mele per esempio, è proprio la buccia. Provitamina A, vitamine del gruppo B e folati sono solo alcuni dei nutrienti  di cui è ricca la parte più esterna questo frutto, rimuovendo la buccia perdiamo 100% di vitamina C, il 90% di vitamine del gruppo B e la quasi totalità di acido folico.
Avete mai sentito parlare di pectina? stiamo parlando di un noto antiossidante utilizzato per la preparazione delle marmellate. Si trova in diversi tipi di frutta in particolare nelle mele, nelle albicocche e nelle ciliegie ma non sperate di godere dei suoi benedici se rimuovete la buccia.

Come avrete capito la parte più esterna del frutto è anche quella più ricca di nutrienti ma ovviamente non tutti possono essere consumati con la buccia. Agrumi, banane, avocado per esempio non possono possono essere consumati senza rimuovere la parte più esterna del frutto. La buccia del kiwi al contrario di quello che si pensa è commestibile, vi basterà tagliarlo molto sottile per godere a pieno delle sue straordinarie qualità nutrizionali. In questo modo non avvertirete quella fastidiosa sensazione data appunto dalla buccia integra, ricordevi però di non esagerare poichè contiene molta cellulosa.

Ma cosa rimane esattamente se le vitamine sono state praticamente eliminate? lo zucchero.
La frutta senza buccia contiene quelle che io chiamo ''calorie vuote'', semplici zuccheri con poco e nessun nutriente. Buccia o senza buccia la frutta resta un importante alimento a cui nessuno di noi dovrebbe rinunciare, sperando che da questo momento in poi facciate tesoro di queste informazioni vi invito a consumare soltanto frutta biologica, in modo da eliminare il problema della buccia dato dai pesticidi.

Crocchè di lenticchie

Le crocchè sono un piatto tipico siciliano a base di patate, vengono impanate nel pangrattato e fritte ma non tutti sono amanti delle patate quindi oggi vi dirò come preparle in una versione a base di lenticchie.
 
Ecco gli ingredienti per la preparazione delle crocchè di lenticchie
Per 4 persone: 

- 350/400g di lenticchie rosse
- 3 scalogni  
- 2 cucchiai di olive nere tritate e snocciolate
- 5 o 6 cucchiai di farina 
- salsa di soia
- pangrattato
- olio 
- sale marino

Iniziate a cuocere le lenticchie in acqua, una volta pronte dovranno essere frullate con un frullatore o mixer. Adesso prendete 3 scalogni di medie dimensioni e tritateli finemente quindi uniteli al mix di lenticchie, alle olive e alla salsa di soia.
Per addensare il composto aggiungete un pò di farina, 5 o 6 cucchiai dovrebbero bastare ma attenti a non esagerare. Adesso mescolate il composto fino ad ottenere un impasto di buona consistenza e formate le crocchè, potete optare per la forma ovale oppure allungata ma nella versione originale le forma è allungata come potete vedere dalla foto.
Adesso che avete dato forma alle crocchè di lenticchie dovete passarle nel pangrattato, potete cuocerle in padella con un pò di olio bollente, fatele dorare da entrambi i lati i modo ad ottenere delle crocchè piuttosto croccanti.
 







La terra vista dal cielo


La terra vista dal cielo è un documentario prodotto e diretto da Yann Arthus-Bertrand.
Si tratta di una serie dedicata all'esplorazione aerea del nostro pianeta, il programma  mette in risalto i maggiori rischi ambientali che lo minacciano attraverso riprese mozzafiato che vi terranno incollati allo schermo delle vostre tv dall'inizio alla fine. Si tratta dell'ennesimo capolavoro naturalistico dopo la pubblicazione del 2010 di Home, un documentario di cui parleremo più avanti.

La terra vista dal cielo ci mostra i luoghi più belli e incontaminati del nostro pianeta, posti favolosi come la riserva faunistica di Masai Mara in Kenya, l'Etna il vulcano più alto d'europa, il Pantanal brasiliano, le foreste del Madagascar e molto altro ancora...l'obiettivo di Yann Arthus-Bertrand è quello di sensibilizzare le persone ai problemi ambientali che colpiscono quotidianamente la nostra terra. Attraverso le testimonianze di attivisti internazionali  vengono denunciati pericoli ambientali di cui non eravamo a conoscenza, desertificazione, deforestazione, inquinamento, erosione costiera... tutti disastri ambientali direttamente riconducibili al vasto sfruttamento delle risorse ambientali da parte dell'uomo.

La terra vista dal cielo va in onda ogni domenica su rai 5, chi si è perso le prime puntate potrà seguirle direttamente in streaming collegandosi ai link qui sotto. Le puntate mancanti verranno aggiunte in seguito.

BIODIVERSITA’- parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
ACQUA - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
MARE E OCEANI - parte 1 - parte 2  - parte 3 - parte 4
SALVIAMO LA TERRA - parte 1 - parte 2
LA FAME - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
UOMINI E ANIMALI - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
GRANDI FIUMI - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
LA FORESTA - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
VERDE SMERALDO - parte 1 - parte 2 - parte 3
CIBO E NATURA - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
PETROLIO - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
CAOS CLIMATICO - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
EROI NATURALI - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
RISERVE - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
L’UOMO - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4
I VULCANI - parte 1 - parte 2 - parte 3 - parte 4

Gli spagnetti di Belen Rodriguez


Durante una famosa trasmissione televisiva la famosa soubrette argentina Belen Rodriguez avrebbe confessato il suo amore per la pasta ed in particolare per gli spaghetti
Pur non essendo vegan la Rodriguez è particolarmente ghiotta di vegetali, durante un intervista pubblicata sul settimanale ''Chi'', Belen afferma che la sua dieta ricca di vegetali la ha aiutata tantissimo a rimanere in forma.
Ma la Rodriguez non è l'unico personaggio dello spettacolo a inghirlandare le proprietà dei vegetali, ormai sempre più celebrità propongono una dieta ricca di vegetali per mantenersi in armonia con il proprio corpo. Di certo noi non possiamo sapere se la scelta di diete basate sempre più su alimenti di origine vegetale sia l'ennesima moda di Belen Rodriguez o di chissà quale altro vip, ma sicuramente non possiamo che provare questa semplicissima ricetta che lei stessa ha pubblicato sul suo profilo twitter personale.
  
Di seguito gli ingredienti per la preparazione degli spagnetti di Belen Rodriguez

Per 2 persone: 

- 200 gr di spagnetti
- 1 zucchina media 
- 1 cipolla 
- 100 gr di pomodorini a ciliegia belli maturi 
- sale 
- pepe 
- olio 
- peperoncino (facoltativo)

Mentre fate cuocere gli spaghetti in acqua bollente salata, affettate molto finemente la cipolla e fatela soffriggere in un giro d'olio per alcuni minuti, deve essere bella morbida. Affettate sottilmente la zucchina e tagliate a meta' i pomodorini. Quando la cipolla è appassita, aggiungete la zucchina e lasciate cuocere fino a quando si ammorbisce, poi unite i pomodorini, salate e pepate. Lasciate cuocere fino a quando i pomodorini hanno rilasciato il loro sughetto, ma sono ancora abbastanza compatti.
Scolate gli spagnetti cotti al dente, aggiungete il sugo e, se vi piace, una spolverata di peperoncino.

martedì 22 gennaio 2013

Eni e Shell hanno distrutto il Delta del Niger

Delta del Niger

Il Delta del Niger è il più vasto e importante parco fluviale africano. Un paradiso ecologico di foreste, paludi e fiumi che offrono riparo a migliaia e migliaia di specie animali, ma non è finita qui perchè l'area è fonte di sostentamento per più di 20 milioni di persone.
Tuttavia dalla fine degli anni 50 sono state concesse autorizzazioni per le trivellazioni petrolifere a Shell ed Eni, le compagnie hanno corrotto i governi infiltrandosi nella politica locale per condizionarne le scelte e scacciare le popolazioni dal loro habitat tradizionale.
Oggi grazie ad Eni e Shell il Delta del Niger è altamente inquinato, si stima che siano stati riversati più di 1 milione di galloni di petrolio. Gli oleodotti non solo sono stati realizzati con materiali scadenti, sono pure stati posizionati tagliando a metà villaggi e lungo i fiumi che fornivano acqua da bere alla popolazione.
Perdite di petrolio nel Delta del Niger
Ma oltre al danno c'è anche la beffa perchè non c'è stata nessuna distribuzione degli introiti delle concessioni petrolifere, la nigeria infatti è uno dei più importanti paesi esportatori di petrolio ma allo stesso tempo uno dei più poveri. Lo scempio ambientale di Eni e Shell nel Delta del Niger è stato già denunciato 3 anni fa durante una puntata di Report, nelle riprese vengono mostrati i danni ambientali causati dalle fuoriuscite di petrolio. Un esperto mostra che le tubature sono vecchie e non viene effettuata alcuna manutenzione. 
Un rapporto pubblicato nel 2001 dall' UNEP ha stabilito che ci vorranno almeno 30 anni di interventi e svariati miliardi di dollari per ripristinare l'ambiente naturale, i danni dovrebbero essere pagati da Shell ed Eni ma i governi  non stanno prendendo nessun provvedimento. Intanto ancora oggi migliaia di persone sono costrette a bere acqua contaminata e a mangiare cibo avvelenato dal petrolio. 

Per chi fosse interessato allego il servizio di Report

Questionario UE su Ogm e agricoltura biologica


Una notizia poco pubblicizzata ma non per questo poco importante è quella del nuovo piano di agricoltura biologica che entrerà in vigore nella seconda metà del 2013. L'unione europea attaverso un comunicato ufficiale su internet ci invita ad esprimere il proprio parere sui prodotti biologici, per farlo abbiamo tempo fino al 15 aprile del 2013.

Ogm si o no? agricoltura biologica o tradizionale? la risposta per noi consumatori è scontata ma per l'attuale commissario europeo dell'agricoltura Dacian Ciolos questo è un modo per aumentare l' impegno verso standard di produzione biologica più adeguati ai nostri consumi e rivedere ove necessario le attuali regolamentazioni, al fine di creare le migliori condizioni possibili per favorire lo sviluppo della produzione biologica in Europa.
I dati raccolti saranno esaminati entro tempi brevi, il nuovo piano di azione come anticipato entrerà in vigore in tempi brevissimi. Il questionario UE si parla di Ogm, di residui Ogm, di commistione di Ogm e biologico, di etichettatura, del benessere degli animali, dell’opinione in merito a possibili aumenti di prezzo legati a controlli più accurati e severi, di pesticidi, mangimi, fertilizzanti, incentivi e molto altro ancora.

Non possiamo che accogliere con grande gioa l’iniziativa UE visto che non capita spesso di poter essere interpellati direttamente, specie per questioni così delicate e fondamentali per nostro sviluppo. Per compilare il questionario basta collegarsi a questo link, si il questionario si compila in pochi minuti direttamente on line.

lunedì 21 gennaio 2013

Fusilli con zucchini e carote

 
Ingredienti per fusilli con zucchini e carote
Per 4 persone: 

- 350 gr di fusilli 
- 2 carote di media grandezza
- 2 zucchini di media grandezza 
- scorza grattugiata di 1 limone (biologico) 
- 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva 
– sale

Mentre fate cuocere i fusilli in acqua bollente salata, lavate e tagliate a fiammifero, separatamente, le carote e le zucchini.Mettete un po' d'olio in una pentola molto capiente e fatelo scaldare.Unite innanzitutto le carote, la cui cottura richiede più tempo. Fatele saltare nell'olio per circa dieci minuti. Salatele leggermente e mescolate.
Aggiungete le zucchini, salatele e rimescolate il tutto.
Fate cuocere per altri 10-15 minuti circa.
Scolate i fusilli cotti al dente, aggiungete la scorza del limone grattugiata, rimestateli con cura servendovi di un cucchiaio di legno e uniteli alle verdure ancora sul fuoco.
Mescolate brevemente in modo da far prendere bene il sugo alla pasta e servite caldo

venerdì 18 gennaio 2013

Pasta e borlotti alla padovana


Ingredienti per la pasta e borlotti alla padovana

Per 4 persone: 

- 180 gr di pasta (ditalini o altro piccolo formato) 
- 250 gr di fagioli borlotti secchi 
- 1 cucchiaio di farina 
- 2 cucchiai di passato di pomodoro 
- 1 spicchio d’aglio 
- rosmarino 
- prezzemolo 
- 3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva 
- sale 
- pepe

1) Lasciare a bagno i borlotti in acqua leggermente tiepida per almeno 8 ore. Scolarli, metterli in una casseruola e coprirli con 1 litro e ½ di acqua fredda. Salare e far cuocere lentamente per circa due ore.
2) Scaldare l’olio in una padella, mettere l’aglio tritato finissimo insieme ad un pizzico di prezzemolo e qualche ago di rosmarino. Dopo una trentina di secondi aggiungere la farina. Mescolare per un paio di minuti a fuoco basso e, quando la farina inizia a diventare scura, aggiungere il passato di pomodoro diluito in mezza tazza d’acqua.
3) Aumentate la fiamma ai borlotti. Versare la salsa preparata nel punto 2)
4) Mescolare, insaporire con sale e pepe e buttare la pasta. Lasciar cuocere mescolando spesso per evitare che attacchi e servire la minestra tiepida.

Pesto di basilico


Il pesto è un piatto tipico della cucina ligure che oggi vi spiegherò come preparare.

Ingredienti per 4 persone: circa 40 foglie di basilico a foglie piccole - 30 gr di pinoli - 1 spicchio d'aglio - sale - olio extravergine d'oliva

Lavate e asciugate il basilico e mettetelo nel mixer insieme allo spicchio d'aglio, ai pinoli e ad un pizzico di sale. Frullate finchè il tutto non è ben triturato. Togliete dal mixer e mettete in una ciotola. Aggiungete del buon olio extravergine e amalgamante con un cucchiaio di legno.
Potete conservarlo in frigorifero, coperto con abbondante olio, per alcuni giorni. E' possibile anche conservarlo in freezer, in piccoli contenitori da scongelare all'occorrenza. Naturalmente il massimo del sapore lo si gusta appena preparato.


Il pesto è un condimento universale, che può essere tranquillamente utilizzato dalle trenette alle lasagne. Il tipo di pasta che meglio si sposa con il pesto sono le trenette, dette anche linguine. Questo condimento si adatta bene anche agli gnocchi di patate e alle trofie, gnocchetti di pasta di semola.

Lenticchie al curry


Ingredienti per la preparazione delle lenticchie al curry

- Per 2 persone: 
- 200g di lenticchie (precedentemente cotte)
- 1 cipolla - olio extravergine d'oliva 
- passata di pomodoro 
- rosmarino 
- curry 
- sale 
– pepe


Far dorare la cipolla tritata nell'olio, aggiungere le lenticchie scolate e risciacquate, un rametto di rosmarino, alcuni cucchiai di passata di pomodoro, un po' di curry (a vostro piacere), sale e pepe. Mescolare accuratamente facendo cuocere per pochi minuti e servire caldo.

giovedì 17 gennaio 2013

Tempeh ai peperoni


Ingredienti per la preparazione del tempeh ai peperoni
 
- 1/2 panetto di tempeh  
- 1 cipolla 
- 2 peperoni meglio se unogiallo e uno rosso (media grandezza)
- 2 cucchiai di olio di mais 
- 1 cucchiaio di miso 
- 2 cucchiai di succo di zenzero 
- sale e acqua q.b.

Tagliare il tempeh ed i peperoni a striscioline.
Tritare la cipolla e farla imbiondire nell'olio, al che aggiungere i peperoni e farli saltare un paio di minuti.
Salare, mescolare, aggiungere il tempeh e farlo saltare per altri due minuti.
Aggiungere il miso, dopo averlo disciolto in poca acqua tiepida, quindi stufare il tutto per 15-20 minuti.
Servire con il succo di zenzero.

Melanzane al forno

 
Ingredienti per le melanzane al forno

Per 4 persone: 

2 melanzane
3 spicchi d'aglio
pomodorini rossi
capperi, olio
origano, curry e pangrattato
sale, pepe e prezzemolo

Lavare le melanzane, sbucciarle e affettarle a rondelle disponendole su un vassoio e cospargendo ogni strato con un pizzico di sale.
In una teglia, aggiungere dell'olio e porvi un primo strato di melanzane, mettere i pomodorini tagliuzzati, il prezzemolo, l'aglio, tritato, se si vuole, un cucchiaino di capperi, una manciatina di sale, un pizzico di origano, una spolverata di pepe e curry.


Fare un secondo strato di melanzane e ripetere l'operazione, aggiungere infine un goccio d'olio, una spolverata di pan grattato e mettere il tutto in forno con un coperchio, a metà cottura, scoprire e far gratinare.

Involtini di cavolo e seitan


Ingredienti per i vostri involtini di cavolo e seitan


Per 4 persone:

12 foglie di cavolo
200 gr di seitan
70 gr di riso
1 cipolla
prezzemolo
basilico
olio extravergine di oliva
sale e pepe

Lavate 12 foglie di cavolo e fatele scottare qualche minuto in acqua bollente, quindi toglietele senza buttare l'acqua.
Nella stessa acqua fate cuocere il riso.
Nel frattempo mettete due cucchiai d'olio in una padella, aggiungete la cipolla e il seitan tritati, quindi unite il riso.
Aggiungete il prezzemolo e il basilico tritati (si possono utilizzare anche quelli nei barattoli), sale e pepe.
Mettete poi il composto nelle foglie di cavolo e chiudetele ad involtino.
Disponete gli involtini in una padella abbastanza capiente da contenerli tutti e aggiungete un bicchiere di acqua di cottura e due cucchiai di olio, quindi fate cuocere a pentola coperta per venti minuti.

Pasticciata di melanzane e riso

 
Ingredienti per la vostra pasticciata di melanzane e riso
-1 grossa melanzana a testa, meglio se tonda
-salsa rustica di pomodoro (stessa quantità delle melanzane)
-basilico o prezzemolo
-olio extravergine di oliva
-peperoncino
-aglio
-sale

-riso, preferibilmente basmati

Lavare e tagliare in due le melanzane, coricarle sulla carta forno e cuocerle in forno fiché non risultino ben appassite (circa 40 minuti a 180°C).
Preparare un fondo caldo con olio e un pizzico di peperoncino e aglio.
Scavare con un cucchiaio la polpa cotta delle melanzane e metterla in una padella.
Aggiungere la salsa rustica di pomodoro a pezzetti.
Finire con una bella manciata di basilico o di prezzemolo spezzettati.
Cuocere il tutto sul fuoco per amalgamare gli ingredienti.
Preparare il riso quindi servire il piatto unico a temperatura tiepida.
 

BUON APPETITO!!

N.B. la pasticciata può essere preparatata e conservata in frigorifero per un paio di giorni.

Pizza con verdure alla griglia


Ingredienti per la vostra pizza con verdure alla griglia

- 500 g di farina 
- 30 g di lievito di birra 
- 1 cucchiaio di sale 
- 1 cucchiaio di olio di oliva 
- 250 ml di acqua tiepida 
- origano 
- pomodori pelati 
- verdure alla griglia (a piacere)

Mescolate il lievito con un cucchiaio di farina in poca acqua tiepida fino ad ottenere un preparato omogeneo. Fate lievitare per 30 minuti in un recipiente coperto con uno strofinaccio. 
Mettete la farina a fontana e al centro fate un buchino dove versare l'acqua, il sale, l' olio e il lievito. Impastate con le mani per qualche minuto e con energia. Coprite la palla di pasta e mettete in un luogo tiepido per favorire la lievitazione. 
Dopo 2 ore stendetela sulla teglia. Versate i pomodori pelati, l'origano, le vedure alla griglia che nel frattempo avrete preaparato e l'olio a filo. 
Cuocete la pizza per circa 20 minuti nel forno a 220 gradi.

Polpettine di cous cous con verdure

Ingredienti per le vostre polpettine di cous cous

- 500 gr di cous cous precotto 
- 12 pomodorini ciliegia 
- 2 zucchine 
- 1 melanzana 
- 2 cipolle 
- 1 peperone rosso 
- olio extravergine d'oliva 
- sale 
- basilico 
- peperoncino (facoltativo) 
- insalatina novella (come secondo contorno)
- semi di sesamo

Mentre preparate il cous cous iniziate tagliando a pezzetti le verdure, lasciando invece interi i pomodorini. Quindi cuocetele sulla griglia o sulla piastra con un po' d'olio e sale.
Una volta pronto il cous cous, iniziate a preparare le polpettine avendo cure di disporle in un piatto di portata (oppure direttamente nei piatti dei vostri commensali) con le verdure grigliate ed un pò di insalatina.
Sopra alle polpettine, spezzettate alcune foglioline di basilico fresco e, se lo desiderate, pochissimo sesamo e peperoncino. Aggiungeteci un filo d'olio e servite.